Lissone (MB)

Caso Vefer: è battaglia tra sindaci per rivendicare la vittoria

L'ex primo cittadino Concetta Monguzzi sbotta, replica la sindaca leghista Laura Borella

Caso Vefer: è battaglia tra sindaci per rivendicare la vittoria
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Sul Caso Vefer a Lissone è scontro aperto tra l'attuale maggioranza di Centrodestra e la passata Amministrazione di Centrosinistra.

Caso Vefer: è scontro politico

Da un lato Laura Borella, l’attuale sindaco di Centrodestra in quota Lega, che ha rivendicato la vittoria davanti ai giudici del Consiglio di Stato.

Dall’altro il Listone, la lista civica dell’ex primo cittadino Concetta Monguzzi, che ha invece difeso la scelta (della passata Amministrazione di Centrosinistra) di tutelare un terreno trasformandolo da edificabile ad agricolo.

Una vicenda tutta politica

Una vicenda, quella legata alla querelle tra il Comune e la società Vefer, che dalle aule giudiziarie si sta spostando alle segreterie dei partiti.

Il Comune ha vinto la causa, ma a leggere i suoi commenti non sembra molto soddisfatta, anzi. Il Consiglio di Stato ha dichiarato la vittoria del Comune di Lissone con una sentenza molto chiara, dettagliata e che non lascia dubbi. Se il Comune, oggi, ha vinto, significa che chi ha operato nel 2014 ha svolto correttamente il proprio compito di tutela del territorio. E questo bisogna ben ricordarlo.

Spiegano i militanti del Listone, tra i quali c’è anche l’ex sindaco Monguzzi.

La sentenza da ragione al Comune

La sentenza dei giudici amministrativi del Consiglio di Stato ha infatti ribaltato quella di primo grado del Tar che riconosceva alla società un risarcimento da circa 21 milioni di euro come risarcimento del cambio di destinazione di un’area residenziale (poi diventata agricola e inserita nel Parco del Grugnotorto-Brianza Centrale) tra via Santa Margherita e via Toti.

La Giunta Monguzzi, con la propria compagine di consiglieri, ha protetto il territorio e ha strategicamente operato come si doveva . Grazie anche ai vari Segretari comunali che si sono succeduti e che, con la loro attività, hanno contribuito al risultato. Archiviata la questione, speriamo che la sindaca si concentri sui suoi “guai”, sui litigi, sulle attività produttive e sulle cose da fare, perché mancano meno di due anni al termine del mandato.

Insomma, una vicenda che continua a tenere banco anche nell’agorà politica.

Borella: "Noi abbiamo vinto il ricorso"

A non andare giù sono state le parole di Laura Borella che, solo l’altra settimana, aveva tuonato contro l’ipotesi di un accordo transattivo tra Comune e Vefer

La passata Amministrazione avrebbe preferito transare con l’azienda e magari spostare le volumetrie altrove. Così invece, vincendo davanti al Consiglio di Stato, è stato dimostrato che comunque la decisione di una transazione sarebbe stata dannosa per il Municipio.

Aveva spiegato il primo cittadino. Soddisfatta dell’esito della vicenda anche la sezione della Lega di Lissone.

L’alternativa, ventilata da qualcuno, era una transazione che prevedeva la cementificazione del territorio, proprio loro che si professano paladini della tutela del verde. Una strada che la Giunta Borella ha respinto con fermezza. La nuova amministrazione, invece, ha affrontato la situazione con serietà e competenza: nessuna trattativa al ribasso, nessuna variante su misura, nessun favore al privato.

Hanno spiegato dal gruppo coordinato da Matteo Lando.

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