Latina (LT)

Caso Acqualatina, il M5S contro la Sindaca: “Le dichiarazioni del Presidente Stefanelli confermano le bugie”

Il Comune in assemblea dei soci aveva avanzato una proposta diversa da quanto deliberato dal Consiglio Comunale

Caso Acqualatina, il M5S contro la Sindaca: “Le dichiarazioni del Presidente Stefanelli confermano le bugie”

La vicenda Acqualatina imbarazza la maggioranza al Comune di Latina. Non si sono placate le polemiche dopo la seduta della Commissione Trasparenza. Ora si aggiunge un altro tassello: le dichiarazioni del Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli che confermano quanto emerso in Commissione. Stefanelli ha confermato che il Comune in assemblea dei soci aveva avanzato una proposta diversa da quanto deliberato dal Consiglio Comunale.

La nota del Gruppo Territoriale del M5S

Le dichiarazioni del presidente della Provincia, Gerardo Stefanelli, confermano quanto emerso dalle verifiche portate avanti in Commissione Trasparenza: la sindaca Celentano e il suo delegato hanno tradito il mandato conferito loro dal Consiglio comunale, che prevedeva di votare contro l’aumento di capitale di Acqualatina.
Invece, hanno avanzato una proposta mai autorizzata e in direzione opposta, ipotizzando di attuare l’aumento di capitale utilizzando i crediti dei canoni concessori.
Un’operazione che non solo contraddice la volontà del Consiglio comunale, ma apre anche gravi interrogativi di legittimità e di opportunità politica.

Fin dall’inizio dello scontro sull’aumento di capitale di Acqualatina, il Movimento 5 Stelle ha denunciato l’assurdità di una richiesta di 30 milioni di euro da parte di una società che presenta perdite idriche superiori al 70%. Come può un’azienda con un bilancio così dissestato avanzare simili pretese senza suscitare legittimi dubbi?
Le parole di Stefanelli smontano la narrazione del gestore e dei suoi sostenitori: le risorse per gli investimenti ci sono, ma vengono usate male. Il vero problema è la cattiva gestione interna, il progressivo smantellamento delle competenze tecniche e l’uso discutibile dei fondi pubblici.

Il quadro è impietoso: Acqualatina ha perso 1,2 milioni di euro in premialità per il mancato rispetto delle regole ARERA nel 2024, ha allungato i tempi di volture e allacci ed è passata da gestore virtuoso a pessimo interprete del servizio idrico integrato. A peggiorare la situazione, un processo di esternalizzazioni che ha gonfiato i costi e svuotato il know-how interno, come denunciato anche in un esposto all’ANAC. Eppure, il Comune di Latina sembra ignorare tutto questo, preferendo ipotizzare l’utilizzo dei canoni concessori futuri per coprire temporaneamente un aumento di capitale che appare sempre più privo di fondamento. Una proposta in contrasto con il mandato consiliare, tecnicamente non verificata, e che rischia di scaricare sui cittadini gli errori gestionali di una società che non ha mai garantito un servizio idrico efficiente, a fronte di bollette già salatissime.

Il Movimento 5 Stelle lo aveva detto fin dall’inizio: non si può legittimare con fondi pubblici un’operazione che serve solo a coprire anni di inefficienze, non a rilanciare il servizio idrico. La trasparenza, tanto invocata, non può restare solo una parola: i cittadini hanno diritto di sapere dove sono finiti i soldi, chi ha sbagliato e perché si continua a chiedere ai Comuni di pagare il conto.  Il caso Acqualatina è solo l’ennesimo esempio di una maggioranza comunale allo sbando, divisa su tutto ma capace di ricompattarsi solo quando si tratta di ostacolare la verità e la trasparenza. Una coalizione lacerata da veti, personalismi e interessi contrapposti, che trova improvvisamente unità solo per attaccare la Commissione Trasparenza e la sua Presidente, Maria Grazia Ciolfi, colpevole solo di voler fare chiarezza su ciò che riguarda l’amministrazione della città.

Il Movimento 5 Stelle di Latina esprime pieno e incondizionato sostegno alla Presidente Ciolfi per l’impegno costante, serio e coraggioso con cui esercita il suo ruolo di garanzia nell’interesse esclusivo dei cittadini. La Commissione Trasparenza non è un fastidio politico: è un presidio di legalità e di democrazia che appartiene a tutta la città. Nell’ultima seduta della Commissione Trasparenza si è assistito a una scena indegna delle istituzioni comunali: consiglieri di maggioranza che, con atteggiamento arrogante e comportamento ostruzionistico, hanno bloccato per oltre 45 minuti i lavori nel tentativo di impedire all’assessora alle Partecipate, Ada Nasti, di rispondere alle legittime domande sul caso Acqualatina. Invece di confrontarsi sui fatti, la maggioranza ha scelto di urlare, interrompere e trasformare la Commissione in un ring politico. Un comportamento grave, che offende non solo la Presidente Ciolfi, ma anche l’intero Consiglio comunale e i cittadini che hanno diritto di sapere come viene amministrata la loro città.

Il Movimento 5 Stelle di Latina sostiene tutti coloro che, con serietà e coraggio, esercitano un ruolo di garanzia a tutela della verità, così come fatto dal nostro consigliere Ciolfi. La trasparenza non è una concessione, è un dovere. Chi tenta di ostacolarla tradisce il mandato dei cittadini e l’essenza stessa delle istituzioni.
Latina merita una politica che lavori, non che litighi. Merita una maggioranza che governi, non che attacchi con la prevaricazione politica le azioni di controllo messe in atto dall’opposizione, a garanzia anche della democrazia. Latina merita verità, non teatrini. Il Movimento 5 Stelle continuerà a vigilare e denunciare ogni tentativo di trasformare Acqualatina, come ABC o qualsiasi partecipata pubblica, in un carrozzone politico-economico a spese dei cittadini. La tutela dell’acqua pubblica e della trasparenza amministrativa viene prima di ogni interesse di parte.