Verdellino (BG)

Alcol e "droga della risata", in paese scatta un nuovo giro di vite contro il degrado

Si tratta dell’uso improprio di un gas esilarante, il perossido di azoto, che produce - se inalato - effetti simili alla "droga dello sballo"

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Schiamazzi notturni, sporcizia e bottiglie di alcolici abbandonate senza ritengo anche a pochi passi dalla chiesa. La deriva presa da alcuni giovani inizia a preoccupare a Verdellino, ma a questo si aggiunge una nuova "moda" sempre più diffusa e pericolosa.

La "droga della risata"

Si tratta dell’uso improprio di un gas esilarante, il perossido di azoto, che produce - se inalato - effetti simili alla "droga dello sballo". A testimoniarlo è il ritrovamento nei cestini pubblici di diverse bombolette spray di "Black cobra - Cream deluxe", un propellente utilizzato in cucina per far montare la panna. Un prodotto, di per sé, innocuo e per questo di facile reperimento, anche online.
Il gas in esso contenuto, però, nell’ultimo periodo, viene utilizzato con scopo ricreativo da un numero sempre maggiore di giovani che lo utilizzano per "sballarsi" inalandolo attraverso dei palloncini. Per questo, il perossido di azoto, è già stato ribattezzato "la droga della risata", ma il suo utilizzo può avere effetti e rischi significativi.

Si tratta di un gas incolore, leggermente dolciastro, scoperto nel 1772 e impiegato storicamente come anestetico leggero durante interventi medici e dentistici. Quando inalato, il protossido di azoto agisce sul sistema nervoso centrale, inducendo effetti temporanei come euforia e risate incontrollabili, altera i sensi inducendo percezioni distorte del tempo e dello spazio, oltre a una sensazione di rilassamento.

Segnalato alla Polizia locale

Gli effetti si manifestano rapidamente e durano pochi minuti, ma l’uso - soprattutto se prolungato - non è privo di conseguenze anzi può portare a danni neurologici (formicolii, debolezza muscolare e, nei casi gravi, paralisi), ipossia con perdita di conoscenza e dipendenza psicologica. Per questi motivi alcuni Paesi stanno introducendo regolamentazioni più severe per limitarne l’ab

uso.

Gli operatori ecologici che nei giorni scorsi hanno ritrovato diverse bombolette hanno allertato la Polizia locale che sta ora indagando per capire chi ne abbia fatto uso prima di gettarle nei cestini pubblici. Non solo droga, ma anche tanto - troppo - alcol.

Orari ridotti e niente alcol d'asporto

Per questo il Comune ha emesso una doppia ordinanza, sulla falsa riga di quella già emanata nel maggio del 2023, per limitare gli orari di apertura notturni dei locali e proibire la vendita di alcolici e superalcolici d’asporto e il consumo in strada.
L’obiettivo, come si legge nell’ordinanza, è anche quello di "generare condizioni migliori per il controllo e la repressione del fenomeno dello spaccio di stupefacenti" e per farlo l’Amministrazione ha garantito un intervento "fermo e continuativo sui fenomeni negativi legati all'abuso delle bevande alcoliche". E "per ottenere maggiore efficacia i divieti agli operatori commerciali saranno accompagnati dal divieto di consumo in strada delle bevande alcoliche".
L’auspicio è che questo giro di vite possa, se non risolvere, almeno limitare i problemi legati al disturbo della quiete pubblica e al degrado.

Molte le segnalazioni dei residenti spesso corredate anche da scatti fotografici e video a testimoniare i capannelli di avventori che restano all’esterno dei locali ben oltre l’orario di chiusura creando disturbo ai residenti specialmente nelle piazze Don Martinelli e Resistenza.
L’ordinanza prevede, fino al prossimo 30 settembre, il divieto di detenzione e consumo di bevande alcoliche in strada e la chiusura anticipata (alle 24) a eccezione del venerdì e del sabato (fino all’1) dei locali in piazza Resistenza e via Principe Amedeo che dovranno anche occuparsi della sistemazione di sedie e tavoli così da non renderli fruibili oltre l’orario di apertura. Nel dettaglio, una seconda ordinanza, che resterà in vigore per 30 giorni con possibilità di rinnovo, vieta la vendita per asporto di bevande alcoliche e superalcoliche nella fascia oraria dalle 22 alle 6 per tutti gli esercizi pubblici, commerciali o artigianali.

Valois: "Senza controlli non servirà a nulla"

Una scelta che ha lasciato perplesse le minoranze con "Insieme per cambiare" che ha invitato a "fare di più".

"L’ordinanza ricalca quella del 2023 che non è servita a molto - ha commentato il capogruppo UmbertoValois - Non mi risulta siano mai stati effettuati dei controlli e anche in questo caso se non seguirà un accertamento del rispetto dell’ordinanza il divieto in sé servirà a poco. Dispiace constatare che, dopo tutto il lavoro fatto quando ero assessore alla Sicurezza, il paese stia “tornando indietro” e più che “in mani sicure”, come prometteva il sindaco, sia “in mano allo spaccio e al degrado”. Di nuovo".

Ogliari: "Chi tutela i commercianti?"

Della stessa idea anche il gruppo "Vivere" preoccupato anche per la scarsa tutela nei confronti dei commercianti.

"In un incontro gli esercenti di piazza Resistenza e via Veneto hanno manifestato il proprio bisogno di sicurezza - ha spiegato la capogruppo Helga Ogliari - denunciando un preoccupante aumento della delinquenza giovanile. Vogliono solo sentirsi sicuri e non dover raccogliere i cocci di bottiglie e fioriere la mattina".