La famiglia che ha inventato lo storico Tortino di Porretta, una delle prime merendine italiane, cederà l’attività. Lo scrive Repubblica Bologna, dopo che Dino Corsini, nipote dell’omonimo fondatore, ha condiviso su Facebook la fatica della scelta.
“Non siamo una Spa quotata con obbligo di comunicazioni sociali e bilancio pubblico, ma è comunque corretto dare qualche informazione visto che il nostro marchio si identifica con il nome del paese dove siamo nati come individui e poi come azienda -scrive Corsini- Non lo abbiamo fatto fino ad ora non perché vogliamo chiudere in sordina o manchiamo di rispetto ai nostri clienti e consumatori che spesso sono negli anni diventati amici, né alla comunità, ma semplicemente perché non c’è ancora nulla di certo. Da molti mesi stiamo cercando di capire qual è il modo migliore di cedere l’azienda. Perché? A volte la risposta è più semplice del previsto: siamo molto stanchi”.
Era il 1935 quando dalla bottega di pasta fresca di Porretta Terme, sull’Appennino, nacque prima la torta venduta a fette e poi il tortino, in stampi più piccoli. Dopo la guerra fu il padre di Dino, Giulian, ad allargare il mercato. Nel frattempo il fratello di Giulian, Paolo, aprì un’altra azienda licenziataria del marchio, in Valsamoggia, che ha una storia parallela, ma distinta. Per il futuro “c’è una trattativa in corso”, si limita a dire Dino Corsini e la famiglia è decisa a passare la mano a febbraio 2026. “Con tutta la burocrazia che c’è non abbiamo le competenze per seguire tutto, anche noi figli abbiamo una certa età, qualche acciacco. Mio babbo, che a 92 anni è ancora presentissimo, le ha provate tutte per convincerci, ovviamente siamo molto dispiaciuti anche noi”.