Settimo Torinese (TO)

Pnrr ecco i Comuni che hanno ottenuto più finanziamenti

Ma ci sono degli effetti collaterali: la sovrabbondanza di lavoro fa sì che alcune procedure vadano deserte o addirittura che ci siano rinunce dopo l’aggiudicazione; che le imprese risultino poco affidabili perché hanno troppi cantieri aperti;

Pnrr ecco i Comuni che hanno ottenuto più finanziamenti
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Pnrr ecco i Comuni dell'area del settimese che hanno ottenuto più finanziamenti.

Pnrr ecco i Comuni

Si sente spesso parlare, sui media nazionali, di PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) come di una magnifica opportunità per tutto il paese. I comuni hanno avuto la possibilità di approcciare progetti rimandati per molto tempo grazie alla prerogrativa del PNRR di non dover co-finanziare le opere. Sembrerebbe, pertanto, una situazione ideale in cui tutti vincono.
Recentemente, abbiamo fatto il punto sui progetti che il comune di Settimo Torinese ha avuto la possibilità di mettere in pista, alcuni dei quali già terminati; resta inteso, e qui si legge la prima sfumatura problematica dei bandi PNRR, che tutte le opere iniziate dovranno essere terminate entro e non oltre la fine del 2026. Impresa non semplice anche per un comune come Settimo che vanta uffici e dipendenti di grande affidabilità, performanti e ben diretti.

La classifica

Ma i comuni dell’hinterland come si stanno comportando?
Cristian Corrado, sindaco di Gassino, assieme alla sua amministrazione, oltre al bando per la costruzione della nuova scuola, deve anche portare avanti tutti i progetti che il comune eredita dall’attività della Città Metropolitana e dalla Regione, come quelli di servizi al cittadino e quelli di digitalizzazione. La difficoltà che nota Corrado è la assenza di fondi per le risorse umane che si dedichino al caricamento di tutti i dati sul cloud che, pertanto, è fatto dalle stesse persone che devono anche garantire il normale svolgimento delle attività quotidiane. Lo sforzo è enome ma i vantaggi si vedranno a lavoro ultimato: attualmente il comune di Gassino ha l’ufficio tecnico completamente on line e per gli altri servizi i lavori di caricamento sono circa a metà dell’opera. Gravoso è anche il complicato lavoro di rendicontazione da caricare sui portali del PNRR.

A San Mauro

Dal canto suo Giulia Guazzora, sindaca di San Mauro, spiega che il comune ha presentato progetti per l’efficientamento degli edifici scolastici per 4 milioni; oltre 3 milioni per progetti volti alla prevenzione del dissesto idrogeologico; circa 2 milioni per la Casa di Comunità realizzata insieme all'ASL TO4; la ristrutturazione del Castelletto, che diventerà un ufficio turistico, è stato finanziato per 400 mila euro ed il Museo del Territorio per 700 mila euro. La Guazzora evidenzia anche che talvolta le somme vengono erogate a fattura già quietanzata, pertanto l’amministrazione deve anticipare il denaro e che le procedure per la rendicontazione abbiano subito nel tempo svariate modifiche, generando maggior lavoro per gli uffici.

Effetti collaterali

Sia la sindaca Guazzora che Fabio Giulivi, sindaco di Venaria, sottolineano altri tre «effetti collaterali» del PNRR, che era difficile prevedere: la sovrabbondanza di lavoro fa sì che alcune procedure vadano deserte o addirittura che ci siano rinunce dopo l’aggiudicazione; che le imprese risultino poco affidabili perché hanno troppi cantieri aperti; la carenza di personale tecnico specializzato dopo che Regione Piemonte abbia ripreso ad assumere personale sottraendolo principalmente ai comuni. Giulivi evidenzia anche che l’aumento sconsiderato dei prezzi legati all’edilizia (è l’effetto negativo sul mercato dei bonus) ha generato dei costi eccedenti non previsti che creano complicazioni. Un comune con finanze sane come quello di Venaria, seppure non senza difficoltà riesce a rimanere al passo, magari tramite complicate ri-progettazioni in corso d’opera o finanziamenti aggiuntivi, mentre piccole realtà sono costrette a desistere dal presentare progetti.

A Venaria

La città di Venaria è stata tra quelle più attive nella presentazione di progetti ad alto impatto per la cittadinanza e che erano necessari da molto tempo e troppo a lungo rimandati, come la riqualificazione di Viale Buridani e di via Mensa (circa 5 milioni di euro), alcuni lotti per il nuovo Hub della cultura, il nuovo e modernissimo ecocentro rispettoso di tutti i CAM (Criteri Ambientali Minimi), l’ambizioso e complicatissimo rifacimento del ponte sul Ceronda, opera imponente che ha necessitato di imprese di grande esperienza per la delicata e complicata realizzazione. In conclusione il PNRR si è rivelato senza dubbio una grande ed importante opportunità i cui effetti saranno godibili già nel medio periodo, ma che non è stata esente di difficoltà per le amministrazioni.