Firenze (FI)

Allarme turismo: a Firenze e provincia presenze inferiori a pre-Covid

I semestre 2025 -13,3% sul 2019. Pesa il mercato interno

Allarme turismo: a Firenze e provincia presenze inferiori a pre-Covid

C’è un dato sul turismo che sembra incredibile eppure è una preoccupante realtà: Firenze e provincia risultano in controtendenza rispetto al resto della Toscana, con un livello cumulato di presenze turistiche, secondo la Camera di commercio, che a metà 2025 è stimato in -13,3% rispetto ai livelli pre pandemia. Tutto questo nonostante la previsione sia di chiudere il 2025 con un leggero saldo positivo sul 2024.

La contrazione sarebbe dovuta soprattutto alla presenza italiana, con un -38,4%, mentre il calo estero è decisamente inferiore, anche se c’è, e si attesta all’1,4%.

“Ancora non riusciamo a raggiungere gli obiettivi che sembravano possibili, pensavamo di arrivare attorno ai 16 milioni entro l’anno, invece ci attesteremo sui 13″, ha detto il presidente della Camera di commercio di Firenze, Massimo Manetti, a margine della presentazione della Bto 2025, in programma l’11 e 12 novembre alla Stazione Leopolda.

“Mai come in questa fase – ha aggiunto – c’è bisogno di un evento come questo, in grado di farci vedere il turismo in modo diverso e spingerci a capire come potrebbe essere il futuro e come muoverci per interpretarne i flussi”.

Dati positivi per il turismo enogastronomico

Dati positivi, invece, per la Toscana per quanto riguarda il turismo enogastronomico il cui rapporto sarà presentato alla Bto. Dalle anticipazioni del focus riguardante la domanda straniera, emerge come la Toscana primeggi fra le mete più desiderate tra i turisti dei principali mercati internazionali, precedendo Sicilia e Sardegna.

Raccoglie il 69% delle preferenze tra francesi e statunitensi, il 66% tra austriaci e svizzeri, il 55% tra britannici e il 51% tra tedeschi. La regione conferma il primato anche come meta legata esclusivamente al vino: svetta il Chianti, destinazione preferita da statunitensi (41%), austriaci e svizzeri (39%) e dai tedeschi (38%). A seguire l’Etna e dal terzo al quinto posto ancora Toscana con Montepulciano, Montalcino e Bolgheri.