Giovedì 18 dicembre a Bruxelles, insieme ad agricoltori provenienti da tutta Europa, sarà presente anche una delegazione di agricoltori dell’Imperiese, a difesa di un patrimonio produttivo unico, definito una vera e propria gemma agricola da tutelare nella sua interezza.
Le eccellenze dell’imperiese
“Il nostro territorio”, dichiarano Gianluca Boeri, presidente di Coldiretti Imperia, e Domenico Pautasso, direttore, “è un mosaico di produzioni di qualità straordinaria: dall’olivicoltura, simbolo identitario dell’Imperiese, al florovivaismo, passando per coltivazioni ad alto valore come le aziende casearie, le realtà vitivinicole, i produttori di orticole, mieli, peperoncini. Tutto questo sistema rischia di essere messo in crisi da scelte europee che parlano di sostenibilità e tutela, ma nei fatti tagliano risorse e aprono il mercato a prodotti che non rispettano le stesse regole”.
Le minacce dalla politica agricola comune e dagli accordi internazionali
Secondo Coldiretti Imperia, i tagli alla Politica agricola comune (PAC) e gli accordi commerciali privi di reciprocità, come il Mercosur, rappresentano una minaccia concreta per un’agricoltura che opera spesso in condizioni complesse, su territori collinari e marginali, garantendo qualità, sicurezza alimentare e presidio ambientale.
L’importanza strategica del territorio
“L’Imperiese è un territorio particolarmente vocato alla coltivazione agricola, dove ogni azienda svolge anche una funzione fondamentale di tutela del paesaggio e prevenzione del dissesto. Senza strumenti adeguati, senza una PAC forte e senza regole uguali per tutti, queste imprese vengono lasciate sole. In Europa sembra mancare la consapevolezza del valore strategico di territori come il nostro”.
Critiche alla Commissione Europea
Coldiretti Imperia denuncia come le parole della Commissione europea non trovino riscontro nei fatti: meno risorse all’agricoltura, nessuna reale protezione del cibo europeo e concorrenza sleale che penalizza le produzioni locali. Una visione definita miope, che mette a rischio la sovranità alimentare e il futuro di intere comunità rurali.
Appello a un’Europa più attenta all’agricoltura
“Per questo”, concludono Boeri e Pautasso, “saremo a Bruxelles con una delegazione di agricoltori imperiesi: per difendere il lavoro di chi produce cibo di qualità, per tutelare un territorio unico e per chiedere un’Europa che riconosca davvero il valore dell’agricoltura e dei suoi territori, invece di sacrificarli a logiche che non guardano al futuro”.