Toscana

“Visioni generative”, inaugurata la mostra a Figline

Cinque le sezioni con diversi artisti che espongono le loro opere

“Visioni generative”, inaugurata la mostra a Figline

Un percorso che intreccia arte contemporanea e linguaggi digitali, trasformando gli spazi storici di Palazzo Pretorio in un’esperienza sensoriale tra immagini, suoni ed interazione, per esplorare la frontiera dell’arte generativa, dove creatività umana e tecnologia dialogano in armonia. Da venerdì 7 novembre a mercoledì 7 gennaio Figline ospita la mostra “Visioni Generative”.

La collaborazioni dei comuni del Valdarno

Suggestioni digitali tra luce, memoria e trasformazione”, un percorso immersivo ideato e curato dagli artisti Viktoria Blank ed Emanuele Del Fio, in collaborazione con il Comune di Figline e Incisa Valdarno. Un’esposizione che, attraverso videoinstallazioni, quadri interattivi e ambienti sonori, propone un viaggio sensoriale che unisce la forza poetica dell’immagine alla precisione della tecnologia, invitando il pubblico a esplorare la frontiera dell’arte generativa, ovvero quella forma di espressione che, sin dagli anni Sessanta, mette in relazione uomo e macchina in un dialogo creativo fondato su regole, intuizioni e libertà.

Visioni generative

Nata dall’incontro tra informatica e ricerca estetica, l’arte generativa trasforma l’artista in creatore di sistemi autonomi capaci di produrre infinite variazioni. Dai pionieri come Vera Molnár e Frieder Nake alle attuali forme basate sull’intelligenza artificiale, questo linguaggio unisce calcolo e poesia, mostrando come la tecnologia possa diventare estensione del pensiero e della sensibilità artistica.

È in questo contesto che nasce Visioni Generative, come risposta e riflessione sull’uso dell’Intelligenza Artificiale in campo creativo. Blank e Del Fio ne rivendicano il potenziale poetico, riaffermando che l’arte generativa autentica non è mera produzione automatica di immagini, ma atto di interpretazione e di scelta, dove l’intelligenza umana rimane il vero motore del processo creativo.

Il percorso

La mostra si articola in cinque sezioni, pensate come capitoli di un unico racconto visivo in cui lo spettatore è invitato a entrare: Visions – Ferite, Legami e Vizi, dove le opere esplorano il desiderio, la dipendenza e la rinascita, restituendo un ritratto poetico della complessità interiore; Paesaggi interiori – La Toscana immaginata, un omaggio al territorio del Valdarno e alla memoria dei luoghi dove i paesaggi toscani vengono trasformati in scenari sospesi, a metà tra realtà e visione; Questo è il mare che hai creato (opera premiata con l’AI4Goods Award), un canto visivo sul nostro legame con il mare ed un richiamo poetico alla responsabilità collettiva verso la natura; Il viandante del tempo – Omaggio a Marsilio Ficino dove gli artisti hanno ricostruito il volto ipotetico di Marsilio Ficino, grazie all’utilizzo dell’IA; Quadri interattivi – Dreamotica Experience, dove le opere su tela si animano tramite smartphone o tecnologia NFC, permettendo allo spettatore di entrare letteralmente nell’immagine.

Apertura al pubblico 

L’esposizione sarà visitabile dal 7 novembre 2025 al 7 gennaio 2026 a Palazzo Pretorio, in Piazza San Francesco a Figline e Incisa Valdarno, tutti i sabati e le domeniche dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 (ingresso gratuito). Durante il periodo di mostra saranno organizzati incontri, visite guidate e momenti di approfondimento sul tema dell’arte generativa e delle nuove forme di creatività digitale.

Gli artisti

Artista visiva e concept designer di fama internazionale, Viktoria Blank esplora da anni il rapporto tra identità, luce e memoria attraverso linguaggi visivi generativi. Le sue opere fondono poesia e tecnologia in una sintesi di grande forza emotiva.
Nel 2025 ha ricevuto il Women in Cinema Award al Toronto International Film Festival per la sua installazione immersiva Through Eyes, e il riconoscimento come Best AI Artist alla Mostra del Cinema di Venezia, confermando il suo ruolo di figura di riferimento nel panorama dell’arte digitale internazionale.
Seguita da una community di oltre 500.000 follower sui social, Blank si distingue per una poetica che restituisce umanità al linguaggio dell’intelligenza artificiale, utilizzando i nuovi sistemi generativi come strumenti di introspezione, non come mezzi di imitazione.

Al suo fianco, Emanuele Del Fio, video artist e creative producer, con cui ha ideato il metodo Dreamotica, un linguaggio visivo che unisce cinema, sound design e AI per trasformare il sogno in esperienza visiva.