Una mostra che immortala “l’invisibilità di un gesto etico”. Inaugurata stamattina, sabato 8 novembre 2025, allo spazio FBF del centro culturale Fatebenefratelli “Scarti di vita. Volti e scelte di responsabilità”, la mostra a cura del fotografo Gian Maria Zapelli, promossa dal Comune, dal Centro Farmaceutico Missionario e da Silea.
Una mostra per raccontare “l’invisibilità di un gesto etico”: inaugurata “Scarti di vita” del fotografo Gian Maria Zapelli
Esposte diverse fotografie – realizzate nei mesi di marzo, aprile e maggio, nei centri di raccolta di Valmadrera e Lecco e nelle sedi del centro del riuso gestite dal Centro Farmaceutico Missionario – che immortalano le persone nel momento in cui si separano da un proprio oggetto o rifiuto.

Con una formazione in filosofia e una specializzazione in psicologia, Zapelli, come ha spiegato egli stesso, si è sempre occupato di persone, “cercando di aiutarle a sviluppare un rapporto migliore con il proprio lato emotivo e con gli altri”. Tutto questo cerca di trasmetterlo nelle sue fotografie. “Sono due gli elementi che cerco di raccontare – spiega – le persone adulte, il cui volto porta con sé delle storie; e la bellezza invisibile delle persone. Negli anni ho visitato oltre cento Paesi, incontrando culture tribali, persone che vivevano nelle periferie… qui ho cercato di immortalare non solo la sofferenza della marginalità, ma la straordinaria bellezza che incontri in chi ha la capacità di credere in un’esperienza di vita che, all’apparenza, dà pochissimo”. “In questo caso – prosegue – ho pensato allo scarto: come ci prendiamo cura di ciò che non ci serve più definisce il nostro profilo etico. Lo scarto è una metafora: quante cose scartiamo nella vita? Promesse, amicizie, sogni…”. Per questo, Zapelli ha scelto di ritrarre le persone con un’inquadratura disposta leggermente dal basso verso l’alto, per conferire un’aura eroica alla scena: dietro allo scarto, si cela “l’invisibilità di un gesto etico”.

Presenti all’inaugurazione della mostra il sindaco Cesare Colombo, gli assessori Raffaella Brioni e Antonio Rusconi, la presidente di Silea Francesca Rota, il presidente del Centro Farmaceutico Missionario Dario Stefanoni e i sindaci di Oggiono e Civate, rispettivamente Chiara Narciso e Angelo Isella.
Soddisfatta l’assessore Brioni, che ha spiegato come sia subito stata affascinata dalle fotografie di Zapelli e ha sottolineato l’importanza del Centro Farmaceutico e di Silea per la città di Valmadrera.

Dal canto suo, la presidente Rota ha spiegato come, in collaborazione con la Fondazione comunitaria del Lecchese e con Lario Reti Holding, sia stato costituito un fondo di 400 mila euro affinché la pratica del riuso venga attuata non solo a Valmadrera, ma su tutto il territorio provinciale.

Il riuso, come ha sottolineato Stefanoni, non fa bene solo all’ambiente: al centro di questo meccanismo ci sono le persone. “Noi proviamo a fare da tramite per le persone che la comunità relega ai margini – spiega – creando uno spazio dove possano diventare risorse”; proprio il messaggio che lo stesso Zapelli si propone di trasmettere con la mostra: “Lo scarto di alcuni può diventare valore per altri”.

Una cultura, quella dello scarto, che – come ha sottolineato Rusconi – “una volta ci apparteneva”, riferendosi alle famiglie contadine nelle quali niente andava buttato. E che, come ha ricordato, veniva promossa anche da Papa Francesco: una valorizzazione dello scarto che, nell’ottica del pontefice, doveva partire proprio dalle persone.

La mostra è visitabile fino al 30 novembre dal martedì al giovedì dalle 17 alle 19; sabato dalle 16 alle 19 e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.
Alcune foto dell’inaugurazione della mostra:
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