E’ una Torino glamour da red carpet quella che il 21 novembre ha acceso i riflettori sul suo 43° Film Festival.
Torino glamour per il 43° Film Festival, l’evento ha registrato un incremento di spettatori
Da Spike Lee ad Antonio Banderas alla sua prima volta nel capoluogo piemontese, a Daniel McVicar. E poi Sergio Castellitto, Jacqueline Bissé, Daniel Bruhl e Aleksandr Sokurov. Tra i più ricercati dai fan e protagonisti sul palco di un Teatro Regio vestito a festa che ha ospitato la «prima» della manifestazione con in programma proiezioni al Cinema Massimo, Romano e Centrale fino al 29 novembre. E sembra una sceneggiatura scritta quella improvvisata dai due premi Oscar – Spike Lee e Bandares – quando il regista americano consegna in ginocchio al collega spagnolo la Stella della Mole di questa 43ª edizione. Quindi una dimensione internazionale, data dagli ospiti d’Oltreoceano, che accendono i riflettori su temi mondiali, come l’elezione a sindaco di New York Zohran Mamdani, simbolo del cambiamento: «Solo la Grande mela è un’isola liberale e progressista, il resto del Paese è ancora conservatore e repubblicano tranciant» chiude la questione Spike Lee. E i grandi temi sono al centro anche delle pellicole in concorso.
«Abbiamo voluto inaugurare con una serata glamour perché riteniamo che il cinema sia anche questo e che la città di Torino abbia bisogno di un palcoscenico attraverso il cinema internazionale che permetta di andare nel solco di tutti gli eventi che si sono susseguiti a partire dalla Vuelta, alle Atp e ad Artissima – afferma Enzo Ghigo, presidente del Museo del Cinema – Un’edizione molto ricca dal punto di vista delle star internazionali, europee e italiane con un programma di film eccezionale e con una retrospettiva su Paul Newman. L’incremento di spettatori sembra darci ragione».
Carlo Chatrian, direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino afferma: «Un programma molto ricco difficile da riassumere. Si va dalle anteprime italiane internazionali a un parterre di ospiti che hanno segnato la storia del cinema. E poi anche la presenza di tanti giovani talenti».