Cosa avrebbe potuto fare Mozart alle prese col jazz? La risposta nell'originale concerto "Mutazioni"
Andrea Andreoli e Roberto Olzer portano in scena, l'8 giugno, un programma che intende dare una seconda possibilità ad alcuni celebri brani

Quando alle melodie più intoccabili è data una seconda possibilità: è questo il tema (nonché il sottotitolo) attorno a cui ruota un originale concerto intitolato Mutazioni, che andrà in scena domenica 8 giugno alle 16. Protagonisti saranno Andrea Andreoli al trombone e Roberto Olzer alle due tastiere dell'organo Mascioni della chiesa dell'Adorazione, all'interno dell'Istituto delle Suore Sacramentine di Bergamo.
Un processo di ricomposizione, nel rispetto dell'originale
I due jazzisti, dal vasto curriculum e apprezzati a livello internazionale hanno elaborato un programma che intende dare una seconda possibilità ad alcuni celebri temi di musica classica e di colonne sonore per film. «Ci sono temi musicali classici che fanno ormai parte del nostro immaginario collettivo, che hanno ottenuto nei secoli una diffusione planetaria, e temi legati a film di successo, che hanno poi intrapreso una loro strada vivendo una vita almeno in parte indipendente dai film per i quali sono stati scritti», spiega Olzer.
I brani scelti spaziano da Bach a Haendel, da Mozart, a Brahms, Dvořák, Grieg, Puccini e Ravel, mentre in ambito cinematografico gli autori a cui i due musicisti hanno attinto ci sono personalità del calibro di Ennio Morricone, Nino Rota, John Williams e Charlie Chaplin. «L’idea singolare, il filtro attraverso il quale le abbiamo rilette, rispondono a questa domanda: che ne sarebbe stato se tali compositori, al momento della loro creazione, avessero avuto a disposizione anche stili, grammatiche musicali, pratiche improvvisative legate alla nostra contemporaneità? Che cosa avrebbe potuto fare un Mozart, un Puccini, alle prese col jazz, un Haendel, un Bach alle prese col rock, un Rota, un Brahms, alle prese col minimalismo?».

Foto 1 di 2

Foto 2 di 2
Andreoli e Olzer accompagneranno gli spettatori in un processo di ricomposizione, in modalità sempre nuove, partendo da un'esposizione canonica dei brani e facendo prender loro direzioni diverse e creative - sempre tuttavia rispettose della loro originale grandezza. «Ciò che accadrà sarà, anche per noi, sorprendente perché legato al momento, agli stimoli che sapremo leggere e cogliere in queste pagine memorabili», conclude il musicista.
Il concerto si inserisce nella rassegna Come un sole che ci scalda nella notte - Sentieri musicali sulle tracce della Speranza ideata e diretta da Alessandro Bottelli e si avvale del sostegno delle ditte Montello, Fra.Mar, Co.me.c., Ambrosini, della Fondazione Credito Bergamasco e di Eliorobica come sponsor tecnico. Ingresso con offerta libera e prenotazione obbligatoria al: 388 5863106.