L’impegno dei Carabinieri della provincia di Cremona, attivi nella tutela delle vittime di violenza domestica e dei reati legati al “codice rosso” (stalking, abusi sessuali, violenza di genere), continua senza sosta.
Lo scorso fine settimana sono state denunciate 5 persone all’Autorità Giudiziaria per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori, e arrestata una persona per la violazione del divieto di avvicinamento nei confronti di alcuni parenti.
Quattro denunce
Le denunce raccolte dai Carabinieri restituiscono uno spaccato drammatico: donne costrette a vivere nella paura, vittime di chi condivide con loro le stesse mura di casa. Un carnefice che non arriva da fuori, ma abita dentro.
Alcune donne vittime di maltrattamenti fisici e pressioni psicologiche hanno trovato il coraggio di denunciare. Una di loro, per ragioni di sicurezza, è stata trasferita in una struttura protetta.
Scatta l’arresto
Nel pomeriggio di venerdì 17 ottobre 2025, i Carabinieri della Stazione di Vescovato hanno arrestato un 53enne, già noto alle forze dell’ordine, per aver violato un divieto di avvicinamento nei confronti della madre e della sorella, notificato poche ore prima.
Nonostante l’ordine restrittivo, l’uomo ha raggiunto l’abitazione di Pescarolo dove fino al giorno prima conviveva con le due donne. Una chiamata alla Centrale Operativa di Cremona ha permesso l’invio immediato di una pattuglia, che lo ha trovato ancora sul posto.
Arrestato in flagranza, è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della caserma di Cremona, in attesa del processo per direttissima il giorno seguente. L’udienza è stata rinviata a fine mese, ma nel frattempo è stata disposta la misura cautelare in carcere. L’uomo è stato trasferito alla Casa Circondariale di Cremona.