Urla e insulti di amici e parenti al Carlo Poma dopo la morte di un 43enne
Rabbia e tensione in ospedale: sul posto intervengono le forze dell’ordine

Un 43enne di Mantova è morto sabato 30 agosto 2025 all’ospedale Carlo Poma dopo giorni di ricovero. La notizia del decesso ha scatenato la rabbia di circa un centinaio di parenti e amici, che hanno protestato al pronto soccorso con urla e insulti, rendendo necessario l’intervento di Polizia e Carabinieri.
Muore 43enne al Poma
Un uomo di 43 anni residente a Mantova è morto nel pomeriggio di sabato 30 agosto 2025 all’ospedale Carlo Poma. Il decesso, avvenuto intorno alle 15.30 dopo giorni di ricovero, ha scatenato la reazione di familiari e amici, radunatisi davanti al pronto soccorso.
La protesta dei familiari
Circa un centinaio di persone si è concentrato davanti all’ingresso per chiedere spiegazioni ai medici, entrando poi nell’area del triage. Una dottoressa ha tentato di parlare con loro ma è stata insultata, il tutto davanti ai pazienti (visibilmente spaventati) in attesa di essere visitati.
L’intervento delle forze dell’ordine
Sul posto sono arrivate pattuglie di Polizia e Carabinieri insieme al servizio di sicurezza interna dell’ospedale. Dopo circa un’ora la situazione è tornata sotto controllo, senza registrare aggressioni fisiche né danni alle attrezzature. Testimoni hanno riferito di grida e insulti, ma nessun atto di violenza.
Il decesso dopo giorni di ricovero
Il 43enne era stato ricoverato nei giorni precedenti in condizioni critiche. Più volte i sanitari erano riusciti a stabilizzarlo dopo episodi di grave rischio cardiaco. I genitori e i parenti non lo avevano mai lasciato solo durante il ricovero. Sabato pomeriggio il suo cuore ha smesso di battere, lasciando spazio a dolore e rabbia tra i congiunti.
Le autorità stanno svolgendo accertamenti per chiarire le circostanze della vicenda. Al momento non risultano responsabilità dirette a carico del personale sanitario.