«Andrea non ce l’ha fatta» è la notizia che ha sconvolto e cambiato un’intera comunità martedì 15 luglio 2025 nel primo pomeriggio. Pontevico ha perso l’amico per antonomasia, quello che una volta conosciuto non te lo lasci scappare, perché dietro a una “pseudo-corazza” nasconde un cuore enorme
Una comunità incredula per la scomparsa di Andrea Gambaretti
A portarsi via Andrea Gambaretti è stato un improvviso attacco cardiaco a soli 47 anni. Una persona dedita alla gentilezza e alla disponibilità in generale, molto preparato, attento, preciso e serio nella sua attività di elettricista. Una persona che mai ha mancato una chiamata per chi avesse bisogno, abituato all’azione, sia nel lavoro che nella vita. La famiglia di Andrea è nota in paese, il papà Augusto (mancato nel gennaio 2016) è stato sindaco di Pontevico, la mamma Grazia insegnante di artistica. Andrea da sempre un appassionato di volley al punto di allenare sino allo scorso anno la squadra di pallavolo locale e organizzare tornei di Beach volley in piazza Mazzini.
Il ricordo degli amici
E’ stata proprio la pallavolo a portarlo a giocare un “set” importante nel campo dell’amicizia. Il legame tra gli inseparabili Andrea, Stefano e Manuel non è così diverso da ciò che lega la palla da volley. Questa ha una struttura complessa, progettata per resistere alle sollecitazioni del gioco e garantirne una buona dinamica. Formata da tre pannelli disposti in sei sezioni. Tre pannelli come i tre amici che in una squadra mista nata nel 2009 si sono conosciuti e legati per far fronte alle sollecitazioni quotidiane della vita, mantenendo comunque la voglia di giocare, di scherzare, di affrontare i momenti insieme con leggerezza.
“Andrea è sempre stato un amico estremamente disponibile – hanno ricordato gli amici del “trio” Stefano Piovani e Manuele Ziglioli – Non c’è stata volta che non sia stato di parola, sia nei momenti seri che nei momenti goliardici. Ci siamo sempre stati gli uni per gli altri. Se qualcosa ci preoccupava Andrea lo capiva subito senza doverlo dire. Abbiamo legato grazie alla pallavolo mista nel 2009, da quel momento abbiamo fatto qualsiasi cosa in tre. Ci piaceva mascherarci nelle feste, cenare insieme, uscire insieme, una volta insieme tutto era perfetto”.
Una persona estremamente disponibile
“A qualunque ora tu chiamassi Andrea lui c’era, anche nel cuore della notte. Che tu lo chiamassi per lavoro o per qualcosa che ti accadeva nella vita. Avrebbe fatto qualunque cosa per noi, così come ha sempre aiutato la gente che ha chiesto lui qualcosa. Sembrava un pò burbero, un pò testone, all’apparenza distaccato, ma appena lo conoscevi ti dava tutto ciò che poteva. Quando gli ho detto che sarei diventato papà è scoppiato in lacrime di gioia per la mia famiglia”.
Ogni mattina passava in officina Piovani, prendeva un caffé con il suo amico Stefano. L’occasione di far due parole, di accordarsi per qualche uscita da organizzare nella settimana per il trio intero.
“Ci saremmo visti venerdì sera. Me lo aveva promesso lunedì mattina in officina – lo sfogo di Stefano che sul proprio profilo social aveva anticipato – Tre, il numero perfetto. Io, tu e lo Ziglio. Quando c’era da far festa, da mascherarci, da far serata, da metterci in gioco e stare allo scherzo, così come parlar di cose serie, di gioire assieme, da consolarci a vicenda, da aiutarci, da chiamarci ad ogni ora per parlare, da esserci, eravamo noi tre. Ora tu non mi risponderai più, non mi consolerai, non giocherai o scherzerai con noi. Sarai lassù a guardarci e darci la forza. Sarai sempre con noi, nel nostro cuore e sulla nostra pelle, perché la promessa di quel nostro tatuaggio la manterremo Manu ed io anche per te. Fai buon viaggio e aiutaci come hai sempre fatto. Ciao Andre!”.
Non da meno Manuele
“Ciao Andre, non avrei ma pensato di scrivere una cosa del genere. E’ strano pensare che non potrò più vederti, sentirti e ridere con te. Sembra ieri quando io te e il Piova ci truccavano, tra l’altro gli unici per una festa ma è sempre stato bello lo stesso. Mi mancano il tuo sorriso, le tue risate, i tuoi consigli. Mi manchi tu. La tua assenza lascia un vuoto incolmabile ma so che il tuo ricordo vivrà sempre nei nostri cuori. Spero tu stia bene ovunque tu sia. Ti voglio bene amico mio”.
Toccante anche il ricordo dell’amico d’infanzia
Sin da piccolo Andrea è stato un bambino riservato ma dall’animo immenso. Il suo amico d’infanzia Diego Cigolini, noto scrittore pontevichese, lo ha conosciuto il primo giorno di prima scuola elementare.
“Me lo ricordo in lacrime perché non voleva stare a scuola. Era in prima fila, nel banco a sinistra, io nella fila centrale e Roberto Roda in quella di destra – ha raccontato Diego con cui ha condiviso anche le medie – Quel giorno mi avvicinai per spronarlo a qualche parole, diventammo amici. Una sensazione che ho avuto subito è che Andrea sarebbe stato l’amico della vita. Un pò timido, un pò corazzato, ma un buono di natura. Ti avrebbe aiutato in qualsiasi modo. Ho ricordi bellissimi anche degli scherzi che ci facevamo anche sui banchi delle medie, tra le risate sue, di Roby, mie e di Claudio Severgnini. Così come i ricordi dei compiti insieme a casa, quando il suo cane Axel mi intimoriva ma in realtà era buono come lui. Ci siamo conosciuti con la purezza dei bambini e il nostro rapporto è stato unico, sempre. Indimenticabili le vacanze insieme in Calabria. Magari crescendo non ci sentiva quotidianamente ma ci siamo sempre stati l’uno per l’altro. Non riesco ancora a credere a quanto è successo, è inaccettabile”.
Stasera la veglia di preghiera, domani i funerali in abbazia
La sua unicità anche nel necrologio «Ci ha lasciato uno dei pezzi più grandi del nostro cuore. Mancherai e la tua bellezza ci starà accanto ogni giorno». In molti in questi giorni son vicini a mamma Mariagrazia, alla compagna Michela e alla piccola Nora, ai fratelli Eliana, Luca e Alessandro con Giorgia, Alessandra e le nipoti Giulia e Viola. La veglia di preghiera si terrà questa sera venerdì 18 luglio, alle 19.30, presso la Casa Funeraria Rebessi di via Giroldi Forcella 23, i funerali saranno celebrati domani, sabato 19 luglio, in abbazia alle 9.30 a Pontevico.