Rovigo (RO)

Tunisino morto durante la rissa in centro, la Procura di Rovigo chiede il giudizio immediato per i sei imputati

Accusati a vario titolo dei fatti accaduti a Rovigo lo scorso 19 luglio 2025: omicidio, tentato omicidio e rissa aggravata

Tunisino morto durante la rissa in centro, la Procura di Rovigo chiede il giudizio immediato per i sei imputati

Il Procuratore della Repubblica di Rovigo, dott.ssa Manuela Fasolato, comunica per la rilevanza pubblica della notizia anche in rapporto alla comunità territoriale e per una corretta informazione, facendo seguito a comunicati già emessi in ordine ai fatti accaduti a Rovigo il 19 luglio 2025, che la Procura della Repubblica di Rovigo ha esercitato l’azione penale con richiesta al Giudice del Tribunale di Rovigo del giudizio immediato – cautelare ai sensi dell’art.453 comma 1 bis c.p.p. – nei confronti di sei soggetti tuttora in stato di custodia cautelare in carcere, imputati a vario titolo per l’omicidio di Amine Gara, cittadino tunisino,  per il tentato omicidio di F.M. , cittadino tunisino, per concorso anomalo in omicidio e tentato omicidio, nonché per rissa a Rovigo il 19 luglio 2025.

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Le richieste della Procura per gli imputati

In particolare il giudizio immediato è stato richiesto dalla Procura della Repubblica di Rovigo nei confronti di:

  • H.A., nato in Pakistan nel 1997, attualmente in carcere a Padova, imputato in ipotesi accusatoria del delitto p.p. dall’articolo 575, 577, comma 1, n. 3) c.p. a Rovigo il 19 luglio 2025 perché nel corso della rissa cagionava la morte di Amine Gara colpendolo con il collo di una bottiglia infranta, cagionando lui “uno shock emorragico in ferita da arma bianca penetrante con lesione epatica e toracica dx” da cui derivava il decesso, con l’aggravante della premeditazione;
  • T. M.Q., H. A. e A. A., nati in Pakistan rispettivamente nel 1993, nel 1997, nel 1995, attualmente in carcere rispettivamente a Vicenza, a Padova, a Verona, imputati in ipotesi accusatoria del  delitto p. e p. dall’articolo 110, 56, 575 c.p. a Rovigo il 19 luglio 2025 perché concorrevano a compiere atti idonei diretti in modo non equivoco a cagionare la morte di F. M. nel corso della rissa, dapprima, T. M. Q. e H. A. colpivano F. M., con più colpi, un frammento di bottiglia di vetro, al fianco destro; poi, A. A. sferrava un ulteriore colpo a F. M., nella parte superiore del corpo; non riuscendo a cagionare la morte di F. M. per circostanze non dipendenti dalla loro volontà (e, in particolare, grazie al pronto intervento dei sanitari) ma cagionando lesioni personali gravi consistenti in una “una ferita lacera penetrante addominale”, con prognosi riservata, da cui – anche in considerazione della sede corporea attinta e del mezzo utilizzato – derivava il pericolo di vita;
  • T.M.Q., A.A., R.S. , S.M., Y.M.Z, nati in Pakistan rispettivamente nel 1993, nel 1995, nel 1999, nel 2004 , attualmente in carcere rispettivamente a Vicenza il primo, a Verona il secondo, a Larino il terzo, a Rovigo il quarto e il quinto ( in concorso con R.T.U., nato in Pakistan,  per il quale si procede separatamente), imputati in ipotesi accusatoria di concorso anomalo con H.A. nel delitto di omicidio aggravato dalla premeditazione ex art. 116, 575, 577 comma 1 n 3) c.p.;
  • R.S., S.M, Y.M.Z., nati in Pakistan rispettivamente nel 1999, nel 1997, nel 2004, attualmente in carcere rispettivamente a Larino il primo, e a Rovigo il secondo e il terzo ( in concorso con R.T.U., nato in Pakistan, per il quale si procede separatamente) imputati in ipotesi accusatoria di concorso anomalo in tentato omicidio ex art. 116, 56,575 c.p.;
  • T.M.Q., R.S., A.A., S.M., Y.M.Z., nati in Pakistan rispettivamente nel 1993, 1999, 1995, 1997, 2004, attualmente in carcere come sopra indicato ( in concorso con H.A. per il quale si procede separatamente solo per questo capo, nonché con F.M., M.B., N.G., H.S.E., R.T.U. per i quali si procede separatamente)  imputati in ipotesi accusatoria del delitto di rissa aggravata di cui all’art.588,comma 2 c.p. a Rovigo il 19 luglio 2025.

Per gli altri soggetti indagati dei reati commessi sempre a Rovigo il 19 luglio 2025 di cui sopra, per i quali non si è proceduto con richiesta di giudizio immediato cautelare in quanto non vi era misura cautelare custodiale in corso nei loro confronti, la Procura della Repubblica di Rovigo ha concluso le indagini preliminari ed emesso l’avviso di conclusione delle indagini ai sensi dell’art.415 bis c.p.p..

Le indagini complesse e articolate sono state svolte su delega della Procura della Repubblica di Rovigo dalla Squadra Mobile della Questura di Rovigo.

Vi è la presunzione di innocenza e la responsabilità penale può essere riconosciuta solo con sentenza passata in giudicato.