Cassino (FR)

Tragedia al Rally del Lazio: pilota indagato per omicidio colposo

L'auto di Carlotto è uscita di strada in zona Cavone, provocando il distacco di detriti che hanno colpito Sandrin

Tragedia al Rally del Lazio: pilota indagato per omicidio colposo

È stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo il pilota vicentino Matteo Carlotto, coinvolto nel tragico incidente avvenuto venerdì pomeriggio durante il Rally del Lazio-Cassino, nel quale ha perso la vita il 75enne Luciano Sandrin, originario del Trevigiano.

L’auto di Carlotto è uscita di strada in zona Cavone, provocando il distacco di detriti che hanno colpito Sandrin, il quale si trovava in un’area interdetta al pubblico. L’uomo era lì con il figlio Andrea per sostenere il nipote Tommaso, giovane pilota in gara.

Inizialmente le condizioni del 75enne non sembravano gravi: trasportato cosciente in ospedale, è deceduto però nelle ore successive per complicazioni improvvise. La procura ha disposto il sequestro dell’auto da corsa guidata da Carlotto e delle cartelle cliniche della vittima. L’autopsia verrà eseguita lunedì 15 settembre.

L’iscrizione del pilota nel registro degli indagati è, al momento, un atto dovuto nell’ambito delle indagini. Con grande dignità, la famiglia Sandrin ha fin da subito dichiarato di non voler accusare nessuno, parlando apertamente di una tragica fatalità. Il figlio Andrea ha chiesto che venga esclusa ogni responsabilità da parte degli organizzatori, sottolineando come il padre si trovasse in una zona vietata al pubblico.

Luciano Sandrin era un imprenditore in pensione, ex titolare di una storica azienda di impianti idraulici a Villorba. Lascia il figlio Andrea e il nipote Tommaso. La data dei funerali sarà fissata dopo l’esito dell’autopsia.

La comunità del rally e il mondo sportivo si stringono intorno alla famiglia, ancora sotto shock per quanto accaduto.