I Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo, con la collaborazione dei Nuclei Carabinieri Forestali di Marino e Palestrina hanno arrestato due uomini, di 38 e 35 anni, originari dei Colli Albani, gravemente indiziati del reato di coltivazione, produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso di un servizio finalizzato al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti nell’area dei Castelli Romani, hanno effettuato un controllo presso un campo agricolo nell’area rurale del comune di Marino, ove opera una azienda per la coltivazione e la trasformazione di canapa, finalizzata alla produzione di alimenti, cosmetici e materie prime biodegradabili. Nel corso dell’attività, i militari hanno accertato che i due titolari e gestori della compagine detenevano illecitamente, poiché destinato e utilizzato per finalità diverse da quelle consentite dalla normativa di settore, 44 kg di resina di canapa, 424 kg di infiorescenze di canapa, materiale per la lavorazione e lo stoccaggio di stupefacente ( tra cui 6 serre per attività di maturazione ed essiccazione dello stupefacente, 1 cella frigorifero e 2 laboratori grow box), nonché denaro ritenuto provento dell’attività illecita.
E’ stata sequestrata preventivamente una coltivazione di circa 3.000 piante di canapa sativa – estesa su 720 mq di terreno – su cui sono stati operati campionamenti per i successivi esami di laboratorio. I controlli dei Carabinieri sono stati estesi anche al punto vendita della predetta compagine agricola, sito anch’esso nel comune di Marino, e all’abitazione dei titolari, ove è stata accertata l’illecita detenzione per finalità commerciali di 4,625 kg. di infiorescenze di canapa, 1,185 kg di resina di canapa, 1,584 kg di infiorescenze di canapa suddivisi in n. 262 confezioni già approntate per la vendita, 153 gr. di resina di canapa suddivisi in n. 86 confezioni destinate alla vendita e 3,5 kg di marijuana.
Raccolti gravi indizi di colpevolezza, i Carabinieri hanno arrestato in flagranza i due soci dell’azienda, arresto poi convalidato dal Tribunale di Velletri.


