Sant'Angelo Lodigiano (LO)

Scoperto un deposito illegale di rifiuti a Sant'Angelo Lodigiano, 59enne e 61enne nei guai

Nel capannone, le autorità hanno trovato 500 chili di cavi in rame destinati alla rivendita e macchinari di provenienza incerta

Scoperto un deposito illegale di rifiuti a Sant'Angelo Lodigiano, 59enne e 61enne nei guai
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La quantità e la tipologia del materiale stoccato, unita all’assenza di qualsiasi autorizzazione per la gestione dei rifiuti, ha fatto scattare immediatamente il sequestro dell’intera area.

Deposito illegale di rifiuti a Sant'Angelo

Un nuovo caso di gestione illegale di rifiuti scuote il Lodigiano. Nella giornata di mercoledì 9 luglio 2025, la squadra mobile della Questura di Lodi, in collaborazione con ARPA Lombardia, ha messo i sigilli a un capannone industriale nel comune di Sant’Angelo Lodigiano, adibito illecitamente a deposito di rifiuti.

L’intervento rientra in un’azione più ampia di contrasto alla criminalità ambientale portata avanti sul territorio lodigiano. Gli agenti, durante un’attività investigativa, hanno notato movimenti sospetti attorno a un capannone e, durante un controllo, hanno rinvenuto nel piazzale esterno diversi rifiuti abbandonati.

Trovati 500 chili di cavi in rame

Si tratta di macerie edilizie e componenti elettronici smontati, chiari indicatori di un'attività non autorizzata. La situazione ha spinto gli investigatori a richiedere l'intervento dell’ARPA per un sopralluogo nella struttura. Una volta all’interno, le autorità hanno scoperto 500 chili di cavi in rame destinati alla rivendita e macchinari di provenienza incerta.

La quantità e la tipologia del materiale stoccato, unita all’assenza di qualsiasi autorizzazione per la gestione dei rifiuti, ha fatto scattare immediatamente il sequestro dell’intera area. Sono stati denunciati in stato di libertà due cittadini italiani, la 59enne titolare dell’impresa coinvolta e autorizzata al solo trasporto di materiali ferrosi e un collaboratore di 61 anni.

Le accuse nei loro confronti rientrano nelle violazioni previste dal Testo Unico Ambientale che regola la gestione dei rifiuti e prevede pene severe per chi opera al di fuori del perimetro normativo.