Ventidue lavoratori irregolari, di cui 17 “in nero” e 15 apparecchi da gioco attivi in orario non consentito sono la sintesi dell’attività svolta dalla Guardia di Finanza di Treviso nei fine settimana di ottobre e novembre.
Nelle verifiche effettuate in 60 attività economiche, peraltro, uno dei lavoratori “in nero” è risultato essere dipendente dello Stato ed uno straniero è stato espulso.
Quanto agli aspetti fiscali, in cinque casi non venivano registrati i corrispettivi.

Le sanzioni
Per le violazioni degli orari in cui il gioco d’azzardo è vietato, sono state comminate sanzioni da un minimo di 500 euro a un massimo di 1.500 euro per ogni apparecchio irregolare.
Per le violazioni in materia di lavoro, sette locali pubblici sono stati segnalati all’Ispettorato Territoriale del Lavoro, competente ad emettere il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.
Manodopera ..alternativa
Al ristorante – Fra i lavoratori “in nero” scoperti in un ristorante del montebellunese, un cameriere è risultato essere bidello di mestiere, motivo per cui è stato interessato il Dipartimento della Funzione Pubblica per l’avvio dell’iter amministrativo che potrebbe portare al suo licenziamento.
In pizzeria – I militari della Tenenza di Vittorio Veneto hanno trovato un cittadino albanese non in regola con il permesso di soggiorno e, coordinandosi con la Questura di Treviso, ne hanno disposto l’espulsione dal territorio nazionale.
Controlli continuati
Al fine di far notare il presidio del loro territorio, infine, in quello di pertinenza del Comando Provinciale della Guardia di finanza di nuova istituzione alla “Caserma Salsa”, dal 24 novembre 2025 sono stati organizzati numerosi posti di controllo che hanno permesso di identificare 83 soggetti e 62 automezzi; contestate tre violazioni del codice della strada e sequestrati due autoveicoli.