Lo scontro tra i due mezzi è stato molto violento. E ad avere la peggio, rimanendo gravemente ferito a una gamba, è stato un 60enne. L’incidente avvenuto martedì mattina 14 ottobre 2025, lungo l’Alzaia del Naviglio Martesana, ha riacceso i riflettori sui rischi che si corrono se non si rispettano le regole del buonsenso, ancora prima di quelle inserite nel Codice della strada.
Grave incidente tra monopattino e bici lungo l’Alzaia
Il sinistro è accaduto nel tratto di ciclabile ai confini tra Vimodrone e Cernusco sul Naviglio e ha coinvolto un 18enne, che viaggiava su un monopattino elettrico, e il 60enne poi finito in ospedale, che invece era in sella al suo velocipede.
Pare che a provocare la collisione sia stato il giovane: in un tratto leggermente curvilineo, e complice l’utilizzo dello smartphone, ha invaso il senso opposto di marcia, finendo addosso al malcapitato ciclista. Se il 18enne se l’è cavata solo con uno spavento, rimanendo incolume, diversamente è andata al 60enne. Cadendo a terra nella carambola, ha infatti riportato la frattura scomposta ed esposta di tibia e perone.
Il provvidenziale intervento di una pediatra di passaggio
Nella sfortuna, fortuna ha voluto che da lì a pochi istanti transitasse un’altra ciclista: Paola Guidotti (in primo piano nella foto di copertina), vimodronese e pediatra con studio a Cernusco sul Naviglio. Si è fermata per prestare i primi soccorsi al 60enne e, da medico, ha subito preso coscienza della delicatezza della lesione alla gamba. Che, per fortuna, indossava il casco, che gli ha evitato lesioni anche alla testa.
Come prima cosa, dopo aver allertato i soccorsi, la dottoressa Guidotti ha tranquillizzato il 60enne, dialogando con lui, cercando di tenere fermo l’arto per non aggravare la situazione. Poco dopo è transitata anche un’altra dottoressa, Maura Cedri, medico di Medicina generale, anche lei con ambulatorio a Cernusco, oltre ad altri utenti che utilizzano l’alzaia per i loro spostamenti quotidiani. C’è stato chi ha provveduto a segnalare ai passanti la presenza del ferito a terra, un altro ancora, invece, che si è preso l’onere di prendere in custodia la bicicletta del 60enne, portandola da un meccanico per le riparazioni.
“Servono più controlli lungo questa ciclabile”
Ma davanti a questa gara di solidarietà, l’amarezza di Guidotti è rimasta palpabile anche a distanza di giorni dall’incidente.
“Per raggiungere il mio studio utilizzo ogni giorno la bicicletta e mi capita di vedere di tutto – ha sottolineato – Da biciclette elettriche che sfrecciano veloci, a moto vere e proprie, che su una ciclabile naturalmente non dovrebbero viaggiare. Servono controlli e sanzioni per chi non rispetta le regole, altrimenti possono accadere episodi come quello di martedì. Che purtroppo non è il primo”.
La pediatra, però, ha aggiunto anche un altro aspetto.
“L’ambulanza, che ho sollecitato più volte al telefono, è arrivata sul posto 50 minuti dopo la prima chiamata al 112 – ha concluso – Questo nonostante mi fossi qualificata come medico e avessi evidenziato la gravità della lesione”.
Alla fine il 60enne è stato trasportato in codice giallo al Pronto soccorso del San Raffaele, dove è stato operato. È ancora ricoverato e la convalescenza, per il ritorno alla normalità, sarà lunga.