Rogo alla ex Mira Lanza, ipotesi dolosa
Non è la prima volta che l’ex Mira Lanza è teatro di roghi: almeno dieci gli incendi registrati negli ultimi anni

Un’enorme nube nera ha oscurato il cielo del quartiere Marconi all’alba di ieri, dopo un violento incendio divampato all’interno dell’ex stabilimento Mira Lanza, sul lungotevere Gassman. Il rogo è scoppiato intorno alle 6 del mattino, provocando esplosioni e sprigionando un denso fumo tossico che ha reso l’aria irrespirabile fino alla zona del Gazometro.
L'intervento
Sul posto sono intervenute più squadre dei Vigili del Fuoco, insieme ai Carabinieri di Porta Portese, alla Polizia, agli agenti di Roma Capitale e al personale sanitario del 118. Solo per un caso fortuito non si sono registrati feriti: circa venti occupanti, perlopiù senzatetto, sono riusciti a lasciare in tempo l’edificio. All’interno, i pompieri hanno rinvenuto una montagna di rifiuti tra cui oltre 20 bombole di gas, plastica, pneumatici e materiali tossici, rendendo l’intervento estremamente pericoloso.
Il sopralluogo
Secondo gli inquirenti, l’origine del rogo potrebbe non essere casuale: proprio ieri era previsto un sopralluogo del Dipartimento Patrimonio e Risorse del Comune di Roma in vista dello sgombero definitivo fissato per il 16 giugno, preludio all’avvio dei cantieri di bonifica e riqualificazione dell’area, in collaborazione con l’Università Roma Tre. Il sospetto è che l’incendio sia stato appiccato intenzionalmente, forse come ritorsione contro lo sgombero imminente o per distruggere materiali di provenienza illecita.
La qualità dell'aria
L’Arpa Lazio, intervenuta per monitorare la qualità dell’aria, ha installato un campionatore nel cortile della scuola "Cuoco" dell’Istituto Comprensivo Giuseppe Bagnera. Il primo campione verrà prelevato 24 ore dopo l'installazione e, successivamente, verranno diffusi i risultati delle analisi.
I precedenti
Non è la prima volta che l’ex Mira Lanza è teatro di roghi: almeno dieci gli incendi registrati negli ultimi anni. Drammatico quello del 2019, quando un senzatetto nordafricano si gettò dal secondo piano per sfuggire alle fiamme e un altro fu salvato in extremis dai vigili del fuoco. Dopo quell’episodio, fu effettuato uno sgombero massiccio, durante il quale fu anche individuato un uomo con tubercolosi, fuggito da un ospedale.