Roma (RM)

Rito di benedizione per il Presepe dei Netturbini

Presso la sede Ama di via dei Cavalleggeri

Rito di benedizione per il Presepe dei Netturbini

Si è svolto, presso la sede Ama di via dei Cavalleggeri, il rito di benedizione dello storico Presepe dei Netturbini romani. La cerimonia è stata officiata da S. Em. Rev.ma Baldassare Reina, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma. Sono intervenuti il Sindaco Roberto Gualtieri, l’Assessore all’Agricoltura Ambiente e Ciclo dei Rifiuti, Sabrina Alfonsi, il Presidente di Ama S.p.A. Bruno Manzi e il Direttore Generale Alessandro Filippi.

Dall’anno della sua creazione il Presepe dei Netturbini rappresenta uno dei più suggestivi appuntamenti natalizi per romani e turisti. Questa originale e caratteristica rappresentazione della Natività è stata realizzata nel 1972 (all’interno della sede di zona Ama di via dei Cavalleggeri 5) da Giuseppe Ianni, operatore ecologico a quell’epoca in servizio, che una volta in pensione e fino alla sua scomparsa nel 2022 ha continuato a custodirlo, curarlo e abbellirlo.

Il Presepe ricostruisce fin nei minimi dettagli lo stile delle tipiche costruzioni della Palestina di 2000 anni fa (100 case, tutte illuminate, costruite con pietra di tufo e lastre di selce e curate nei minimi dettagli con porte, finestre e balconcini; un caminetto fumante; 54 metri di strade in lastre di selce; 3 fiumi lunghi complessivamente 9,50 metri con 7 ponti e 4 acquedotti lunghi 18 metri e sostenuti da ben 38 arcate; l’acquedotto più piccolo realizzato in tufo romano; gli altri 3 con frammenti di marmo del colonnato e della facciata della Basilica di San Pietro, ricevuti nel 1979 in occasione del restauro dello stesso colonnato berniniano).

Oltre che dall’opera del suo creatore il presepe continua ad essere arricchito anche oggi dalle migliaia di visitatori che negli anni hanno donato e continuano a donare le pietre della propria città o nazione. La base dell’opera è infatti composta da oltre 3.000 pietre, di cui 350 provenienti da tutto il mondo. Proprio in questi giorni sono arrivate le pietre appartenenti all’Orto del Getsemani, al Santuario di San Fruttuoso di Camogli (Genova) e alle rocce cristalline del Brasile. Sono stati inoltre implementate le fonti dell’acquedotto che consentono lo scorrimento reale di acqua tra le case e il paesaggio.

Il Presepe sin dalla sua creazione è stata meta quotidiana di romani, turisti e scolaresche (si stimano oltre le 10.000 visite all’anno). Ai visitatori del Presepe vengono distribuite una brochure informativa (in italiano e in inglese) e un kit composto da una cartolina esplicativa e da una fascina benedetta (realizzata con piccoli frammenti di erica scoparia, originariamente utilizzata per fare le scope dei netturbini), inserite all’interno di una bustina plastificata

Al Presepe dei Netturbini nel corso degli anni hanno voluto rendere omaggio illustri personalità nazionali e internazionali sia religiose che laiche: Papa Paolo VI (1974), Papa Giovanni Paolo II (1979/2002), Papa Benedetto XVI (2006), Madre Teresa di Calcutta (1996), Padre Ibrahim Faltas (Responsabile della “Grotta della Natività”  di Bethlemme),  S.E. Cardinali Angelo Sodano e Tarcisio Bertone (Segretari di Stato del Vaticano), il Presidente del Consiglio dei Ministri Giulio Andreotti (1991), il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (2007) oltre ai Primi Cittadini della Capitale.

È possibile visitare il Presepe dei Netturbini, che è aperto tutto l’anno (con giorni e orari diversi a seconda del periodo), previa prenotazione on line, attraverso la pagina dedicata sul sito di www.amaroma.it ,  finalizzata a regolamentare l’afflusso dei visitatori particolarmente intenso durante le festività natalizie.

“Rivolgo anzitutto un saluto assieme ad un augurio di Buon Natale a tutta la comunità delle lavoratrici e dei lavoratori Ama, una comunità di cui ci sentiamo parte – sottolinea il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri – Questo Presepe accoglie pietre provenienti da tutto il mondo e ci trasmette un messaggio di speranza che scalda il cuore”.

“Il Presepe dei Netturbini e la Madonna della Strada sono due elementi fondamentali dello spirito identitario dei lavoratori Ama, non semplici dipendenti ma donne e uomini parte di una comunità – ricorda il Presidente di Ama Bruno Manzi – Per noi questo è un luogo di memoria importantissimo e, considerato che il suo autore Giuseppe Ianni era un collega, è quanto di più vicino al lavoro che i nostri lavoratori svolgono quotidianamente per le strade della città e che saranno al lavoro per assicurare il decoro anche nei giorni delle Festività”.