Rapina a Villa Olmo e rissa in carcere: espulsi dal territorio nazionale. L’intervento rientra in quelli della Polizia di Stato di Como, nel corso delle attività di contrasto all’immigrazione clandestina e dei servizi dedicati a garantire legalità e sicurezza. Sono in totale 7 i cittadini stranieri espulsi perché ritenuti potenzialmente pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Una serie di interventi per soggetti ritenuti pericolosi
Tre soggetti risultati irregolari sul territorio nazionale sono stati espulsi: un cittadino peruviano del 1991 e due cittadini marocchini, uno del 1982 e l’altro del 1989, entrambi con precedenti di polizia per furto, rapina, lesioni e danneggiamento i quali, dopo le formalità di rito e le rispettive relazioni tecniche personali, successivamente alla convalida da parte del giudice alla loro espulsione dal territorio, sono stati fatti salire su voli per il loro paese di origine.
Identico destino hanno avuto anche i 4 cittadini egiziani, ritenuti socialmente pericolosi in quanto responsabili di gravi reati. Rispedito coattamente al suo paese di origine il cittadino egiziano del 2005 con sulle spalle svariati precedenti di polizia per reati contro la persona e il patrimonio: insieme al fratellino minorenne tuttora detenuto al carcere Beccaria di Milano era stato protagonista della rapina con lesioni a due turisti indiani lo scorso ottobre nel parco di Villa Olmo. Le vittime erano state colpite da due coltellate, una al braccio e l’altra alla schiena, sferrate proprio dal 20enne egiziano, per derubarle di una collanina d’oro. Il fatto era avvenuto alla presenza di turisti, visto il luogo dove è avvenuto il fatto e l’orario pomeridiano. Ora il 20enne è ritornato al suo paese.
Altri tre egiziani sono stati imbarcati per la loro terra di origine; erano stati condannati per diversi reati. Uno di questi è il 21enne, con precedenti per spaccio di droga e una serie di violazioni amministrative a suo carico, che lo scorso luglio aveva partecipato attivamente alle risse di Cernobbio e Maslianico, nelle quali erano stati esplosi colpi di arma da fuoco. Rintracciato direttamente dai poliziotti dell’Ufficio Immigrazione di Como, l’uomo è stato rimpatriato. Provvedimento anche per l’egiziano di 18 anni che la sera del 26 ottobre scorso, armato di coltello aveva rapinato due collane d’oro a due persone diverse e in momenti diversi, rintracciato poco dopo dai poliziotti della volante veniva arrestato. Dopo la sua scarcerazione di fine novembre, gli era stato imposto l’obbligo di firma ma nel frattempo, l’ufficio immigrazione di Como, aveva definito la sua posizione amministrativa consentendo il suo immediato rimpatrio per l’Egitto.
Stesso volo charter anche per il 23enne egiziano protagonista della recente rivolta carceraria al Bassone: insieme ad altri suoi connazionali aveva creato caos e disordini commettendo inoltre resistenza a Pubblico Ufficiale, minacce e lesioni nei confronti di un agente della Polizia Penitenziaria. Scarcerato con la pena alternativa del rimpatrio coatto, gli agenti dell’ufficio immigrazione di Como lo hanno preso in consegna e fatto salire sull’aereo per il Cairo.
Identificato e spedito al C.P.R. di Torino, il tunisino di 20 anni, con precedenti di polizia per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, che qualche giorno fa aveva seminato il panico nella centralissima piazza Volta. La vicenda aveva destato preoccupazione tra i giovani frequentatori della movida serale: quella sera, il ventenne, brandendo una bottiglia e un altro oggetto aveva minacciato e tentato di ferire chi si trovasse sulla sua strada, dileguandosi al giungere delle volanti, che stavano intervenendo a proposito.