Il Procuratore della Repubblica di Cassino Carlo Fucci ha disposto l’apertura di un’inchiesta con la quale fare luce sulla morte di Paolo, un ragazzo di 15 anni originario di Cassino e residente con la famiglia a Santi Cosma e Damiano. Nel fascicolo viene ipotizzata la violazione dell’Articolo 580: “Istigazione o aiuto al suicidio”. Il sospetto è che Paolo fosse bullizzato e qualcuno, con il proprio comportamento, abbia spinto l’adolescente a togliersi la vita. Il ragazzo è stato trovato morto in casa l’11 settembre: stando ad una prima ricostruzione dei carabinieri, tutto farebbe pensare a un gesto volontario.
Per accertarlo, la Procura di Cassino ha disposto l’autopsia. Al tempo stesso, l’Ufficio diretto dal Procuratore Fucci ha disposto il sequestro dello smartphone e di tutti gli altri dispositivi elettronici utilizzati dal ragazzo, in modo da verificare eventuali vessazioni o pressioni di qualunque genere, in particolare nell’ultimo periodo della sua vita. Dalle prime testimonianze è emerso che l’imminente rientro a scuola lo avrebbe prostrato, in uno degli ultimi messaggi nella chat di classe ha scritto: “Se dovessi arrivare tardi tenetemi il posto”. La famiglia aveva intercettato le difficoltà del ragazzo e si era attivata. La Procura ora vuole capire se il decesso del 15enne sia stata una fatalità oppure sia stata conseguenza di pressioni esterne