Ponte sull'Argentina, Giampedrone: «Fiducioso per soluzione». Albanese: «Anello alternativo per ciclabile, noi mettiamo il terreno»
Terminata la riunione del tavolo tecnico. Al vaglio un percorso alternativo per quando la ciclabile sarà chiusa

Proseguono i lavori del tavolo tecnico istituito da Regione Liguria per trovare una soluzione riguardo al Ponte sull'Argentina, tra Arma di Taggia e Riva Ligure.
Ponte sull'Argentina, Giampedrone: «Fiducioso per una soluzione»
«Sono fiducioso che sarà individuata una soluzione condivisa in grado da consentire il raggiungimento di entrambi gli obiettivi, la garanzia di continuità del percorso della pista ciclopedonale e la realizzazione dei lavori di messa in sicurezza del torrente Argentina con l’abbattimento e ricostruzione a campata unica del ponte tra Taggia e Riva Ligure». Così l’assessore regionale alle Infrastrutture e Difesa del suolo Giacomo Raoul Giampedrone al termine della riunione del tavolo tecnico convocato dalla struttura commissariale regionale, cui fa capo l’opera complessiva di messa in sicurezza del torrente per un valore complessivo di circa 17 milioni di euro.
La riunione odierna, spiegano dallo staff dell'assessore regionale, è stata ancora interlocutoria: sono state approfondite alcune ipotesi per assicurare la realizzazione di un tracciato alternativo (si parla di un percorso ad anello) in vista della ripresa dei lavori di demolizione e ricostruzione del ponte, prevista il 1 settembre. Ribadita la disponibilità di Regione di individuare e investire risorse regionali ad integrazione dei fondi PNRR in caso di conclusione dell’opera dopo giugno 2026.
All'incontro presente anche Mauro Albanese in rappresentanza di Amaie Energia
All'incontro genovese sul ponte dell'Argentina e la ciclabile era presente anche Amaie Energia e Servizi con il Consigliere Mauro Albanese e il team tecnico. "Al centro del confronto, condiviso da tutto il tavolo regionale - fanno sapere dall'azienda che ha in gestione la pista ciclabile - la necessità di garantire la continuità del tracciato ciclopedonale in vista degli interventi previsti sul ponte. La struttura commissariale ha accolto favorevolmente la proposta avanzata dai Comuni del Ponente e da Amaie Energia e Servizi, che prevede la realizzazione di un anello alternativo, superando così l’ipotesi iniziale di una passerella provvisoria. Un ringraziamento particolare è stato rivolto agli assessori Giampedrone, Lombardi e Scajola per il supporto e l’attenzione dimostrati".
“Credo che oggi sia stata individuata una soluzione concreta e condivisa - spiega Albanese - che permette da un lato di mantenere la continuità della pista ciclopedonale, e dall’altro di rispettare i vincoli del progetto PNRR, che prevede la demolizione e ricostruzione del ponte. Amaie metterà a disposizione una porzione di terreno di proprietà per agevolare il nuovo tracciato della ciclovia. I nostri tecnici stanno lavorando a stretto contatto con gli uffici dei Comuni di Taggia e Riva Ligure, mantenendo un dialogo costante con la struttura commissariale regionale. La nostra collaborazione è pienamente operativa, e il tavolo continuerà a lavorare senza sosta per garantire la continuità dell’opera.”
La complessa vicenda
Il progetto per demolire e ricostruire il ponte (6 milioni di euro, PNRR), necessario per mettere in sicurezza, insieme al potenziamento degli argini, la problematica foce del Torrente Argentina, prevedeva inizialmente una passerella alternativa che avrebbe dovuto integrare durante le operazioni di smantellamento la pista ciclopedonale. In sostanza, i ritardi nella realizzazione del primo lotto dei lavori hanno impedito la costruzione dell'alternativa, che avrebbe dovuto poggiare, in parole povere, sugli argini completati. Oltretutto, presentava criticità dal punto di vista della sicurezza (vicina al ponte in demolizione) e di costi. Questo era quanto emerso dal sopralluogo condotto dalle amministrazioni e da Regione Liguria, soggetto attuatore, il 3 febbraio scoro.
Il problema e la levata di scudi dei cittadini arriva quando con pochissimo preavviso, Regione Liguria annuncia che chiuderà un corposo tratto di ciclabile, tra Arma e Riva, per consentire le lavorazioni e senza un passaggio alternativo che non sia la pericolosa (per bici e pedoni) Aurelia. Inizialmente, la chiusura era prevista per il 2 giugno, poi prorogata al 5 per consentire di posizionare adeguata cartellonistica. Il ponte è stato riaperto il 28 (e resterà transitabile fino al 1° settembre) in seguito a un confronto tra Regione, amministrazioni di Taggia e Riva Ligure e Amaie Energia e Servizi che gestisce la pista ciclabile.
All'origine del posticipo per l'avvio del cantiere una diffida del sindaco di Taggia Mario Conio, in cui chiedeva che il servizio del ciclo delle acque reflue venisse mantenuto. Un collettore della rete fognaria, infatti, corre sotto al ponte. Sarebbe stato necessario scollegarlo e ricollegarlo, con possibili sversamenti di liquame in mare, nel pieno della stagione estiva.