Perseguitava la ex con messaggi su WhastApp nei quali aveva anche minacciato il suicidio scrivendo: “se non torni con me ti ammazzo”. Inoltre, più volte si è appostato sotto la casa della donna e le ha scattato foto durante le attività quotidiane. Infine ha condiviso tramite Google foto cartelle con lettere d’amore e chat private. Ora l’uomo, un valtellinese di 49 anni, è stato raggiunto dal provvedimento dell’Ammonimento del questore.
Perseguitava la ex: “Se non torni con me mi ammazzo”
La Polizia di Stato di Sondrio ha adottato la misura di prevenzione dell’Ammonimento nei confronti di un uomo con comportamenti persecutori nei confronti della ex compagna. Tale provvedimento si inserisce nell’ambito delle molteplici attività a carattere preventivo di condotte psicologicamente vessatorie nei confronti di vittime fragili che vivono in un perdurante stato di ansia e di paura.
Il destinatario del provvedimento è, come detto, un uomo di 49 anni residente in provincia che ha commesso numerosi episodi di violenza psicologica nei confronti della ex compagna. In particolare, l’uomo, che non ha mai accettato la fine della relazione, in più occasioni ha messo in atto una condotta ossessiva e persecutoria con l’invio incessante di messaggi WhatsApp e manipolando la donna tramite un ricatto emotivo, utilizzando il suicidio come forma di pressione scrivendo: “Se non torni con me, mi ammazzo”.
Inoltre, il 49enne ha ripetutamente inviato ai familiari dell’ex foto e messaggi imbarazzanti per creare disagio e indurre la donna a tornare con lui. Più volte si è appostato sotto casa di lei e le ha scattato foto durante le attività quotidiane ed ha pure condiviso tramite Google foto cartelle con lettere d’amore e chat private.
Le indagini e il provvedimento
L’attività informativa condotta dai poliziotti in servizio presso la Divisione Anticrimine ha fornito gli elementi necessari per emettere il provvedimento di Ammonimento al fine di arginare e prevenire il protrarsi delle condotte vessatorie. L’attenzione della Polizia di Stato è sempre alta verso tutte quelle condotte che possono essere considerate dei reati spia o sentinella e che possono evolversi in qualcosa di più grave.
Con il provvedimento, al soggetto ammonito è stato intimato, come previsto dalla legge, di rivolgersi ai Servizi presenti sul territorio al fine di sottoporsi a un percorso di recupero finalizzato a dissuaderli dai comportamenti di violenza domestica o di genere di cui si sono resi responsabili. Inoltre, in caso di violazione, qualora dovesse compiere nuovamente condotte ascrivibili agli atti persecutori, sarà deferito d’ufficio alla competente Autorità Giudiziaria.