«Non bastano 1,7 milioni di multe per garantire strade più sicure»
La sindaca nella piazza virtuale parla con i cittadini di sanzioni e graduatorie dell’asilo nido

Nella piazza virtuale, ovvero sul proprio profilo social, la scorsa settimana la sindaca Elena Piastra ha «incontrato» i cittadini. Quasi un’ora di diretta per rispondere a tutto campo a dubbi e domande che hanno spaziato dalla manutenzione del territorio al nuovo regolamento dei nidi, passando per un tema tanto discusso quanto «salato» come quello delle multe.
Le sanzioni stradali
La domanda è una di quelle che si legge quasi quotidianamente, accompagnata spesso da una buona dose di polemica. «Come viene speso il ricavato delle multe nel comune di Settimo, visto che dovrebbe essere destinato in toto alla manutenzione e messa in sicurezza delle strade?», chiede un utente.
«L’articolo 208 del Codice della strada – risponde Piastra – stabilisce che il 50% di quello che viene incassato dalle sanzioni stradali debba essere dedicato a sistemazioni delle strade, messa in sicurezza delle stesse fino alle attività più educative». Nel caso di Settimo, la sindaca sottolinea come nell’ultimo anno sia migliorato il rapporto tra quanto ipotizzato a bilancio preventivo e la somma effettivamente incassata nel consolidato. Dunque, «le persone sanzionate hanno pagato di più». Nel dettaglio, «nel 2024 sono state accertate 1 milione e 700.000 euro di multe e incassati 1 milione e 600.000 euro». Di questi, quindi, circa 800.000 euro sono stati destinati alla manutenzione stradale.
Una cifra, però, totalmente irrisoria. «La nostra città costa almeno cinque volte tanto solo di manutenzioni programmate, per non parlare delle opere straordinarie – analizza Piastra –. La rotonda di via Cascina Nuova, che rientra negli interventi di sicurezza stradale, è costata 350.000 euro. È inimmaginabile pensare che quello che il Comune di Settimo incassa dalle sanzioni, che è pochissimo rispetto a tanti altri comuni, sia sufficiente per il costo di una città come la nostra con 180 km di strada e 350 km di marciapiedi». Per questo, ogni anno, l’ente «oltre alle sanzioni, agli oneri di urbanizzazione e alle risorse inserite in parte corrente, attiva 3 milioni di euro di mutuo solo per le manutenzioni».
Chiarito il rapporto tra le multe e le manutenzioni stradali, caustica la risposta di Piastra anche all’accusa di colpire con le sanzioni «la povera gente». «Se passo con il rosso, prendo la multa. Se non passo con il rosso, la multa non la prendo – replica –. La sanzione ferma qualcuno che sta facendo un errore. A me è capitato di prenderla e non mi sono sentita “povera”, ma una che ha fatto un errore da codice della strada».
Il nuovo regolamento dei nidi
Tra i punti toccati nel corso della diretta, su sollecitazione di alcuni genitori, c’è anche il nuovo regolamento sugli asili nidi, approvato in Giunta nelle scorse settimane per definire l’approccio pedagogico che la parte politica si aspetta dal servizio pubblico.
Un passaggio transitorio in vista della scadenza dell’appalto. «Siamo in fase di rinnovo e abbiamo già incontrato il comitato di gestione degli asili nidi, formato da genitori, sindacati e consiglieri di maggioranza e minoranza», annuncia Piastra, illustrando alcune novità inserite nel nuovo regolamento. «Prima davamo un punteggio solo per i gemelli mentre ora lo abbiamo inserito anche per i fratellini e le sorelline perché a volte succede di avere bambini in età ravvicinata e il rischio di avere i due bimbi in nidi diversi è alto, con le relative difficoltà per le famiglie – spiega –. Un’altra modifica, invece, è partita dal progetto Tilde e riguarda la disabilità. Fino ad oggi, veniva attribuito un punteggio maggiore al bimbo con disabilità mentre ora abbiamo valutato sia più corretto dare un punteggio maggiore alla presenza della disabiltà all’interno del nucleo familiare. La prossima settimana ci sarà una commissione sul tema e poi porteremo la delibera nel Consiglio di fine aprile. L’obiettivo è avere la graduatoria nuova già tra fine maggio ed inizio giugno».