Delitto Mollicone: "Incomprensibili i motivi dell'assoluzione dei Mottola"
Le motivazioni della Cassazione che ha disposto un processo d'Appello Bis
"I passaggi motivazionali sono talmente contraddittori tra loro da risultare incomprensibili". È quanto scrivono i giudici della Corte di Cassazione nelle motivazioni della sentenza che ha annullato l’assoluzione di Franco Mottola, ex comandante della stazione dei carabinieri di Arce, del figlio Marco e della moglie Annamaria, accusati dell'omicidio di Serena Mollicone.
La famiglia Mottola era stata assolta nei primi due gradi di giudizio, mentre ora la suprema Corte ha disposto l’appello bis. Secondo i giudici di Cassazione in appello è stata accolta senza valutazione propria la sentenza della corte d’Assise di Cassino, che evidenziava delle contraddizioni.
«Pur richiamando questo passaggio della sentenza di primo grado, non conferma affatto la sussistenza di prove contrastanti rispetto a detta ricostruzione, affermando, anzi, in più punti che quest'ultima era del tutto plausibile; ciò nonostante, incomprensibilmente dichiara insufficienti gli indizi, senza spiegare se sia possibile una ricostruzione alternativa più convincente» scrive la Cassazione.
Sebbene il principio del ragionevole dubbio debba essere sempre rispettato, sottolinea: “Il giudice non può astenersi dal vagliare le eventuali incertezze manifestatesi per verificare se è possibile ricomporle in un quadro coerente”.