Monza (MB)

Minacce e sputi al conducente del bus: «Servono telecamere e guardie giurate»

E' accaduto a Monza. La segnalazione di Salvatore Russo (FdI): «Fatti inaccettabili»

Minacce e sputi al conducente del bus: «Servono telecamere e guardie giurate»
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Pretendeva di scendere dall’autobus proprio davanti all’ingresso dell’ospedale di Monza, senza attendere che il mezzo raggiungesse - così come vuole il regolamento - la fermata. Davanti al diniego del conducente, ha dato in escandescenze, insultandolo, minacciandolo e arrivando persino a colpire a pugni l’autobus e a sputargli contro.

Minacce e sputi al conducente del bus

L’ennesima aggressione verbale nei confronti di un autista dei mezzi pubblici si è verificata martedì nel primo pomeriggio. A denunciare l’accaduto è stato Salvatore Russo, autista di professione ed ex consigliere comunale della Lega passato da poco a Fratelli d’Italia.
«Settimana scorsa si è purtroppo verificato un ennesimo grave fatto ai danni di un professionista che stava compiendo il proprio lavoro - ha spiegato Russo – Sono anni che denuncio la mancanza di sicurezza per il personale alla guida dei mezzi e per il personale viaggiante. Ormai questi casi di aggressione fisica, minacce e danneggiamenti sono all’ordine del giorno. Si tratta di eventi che, oltre a mettere a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori, evidenziano una crescente tensione e una preoccupante mancanza di rispetto verso chi quotidianamente, svolge un lavoro essenziale per tutti».

Ha pure colpito il mezzo con un pugno

Il fatto si è verificato il via Pergolesi, nelle vicinanze dell’ospedale. L’uomo, sulla quarantina, aveva cominciato a manifestare segni di nervosismo già qualche minuto prima che il mezzo giungesse nei presso della struttura. A un certo punto ha cominciato a urlare all’autista che doveva scendere. Al diniego del lavoratore, ha reagito rivolgendogli insulti e minacce. Ma l’autista ha mantenuto il sangue freddo e ha raggiunto la fermata, facendolo scendere. Ma anche una volta fuori dal mezzo, ha proseguito con insulti e minacce. Non «contento» ha anche colpito l’autobus con un pugno, ha poi raggiunto il finestrino accanto al conducente, sputando nella sua direzione. Poi si è allontanato. Decisamente scosso per l’accaduto, il conducente è stato accompagnato al vicino San Gerardo, dove gli sono stati dati dei giorni di riposo. Un fatto che non rappresenta che la punta dell’iceberg di un fenomeno che da tempo coinvolge i mezzi pubblici. A fine febbraio, ad esempio, tre giovani erano saliti a bordo di un bus con un cane di grossa taglia, senza museruola. Il conducente, accorgendosene, aveva chiesto loro di provvedere, facendogliela mettere. Una richiesta che aveva fatto andare su tutte le furie uno di loro che aveva cominciato a inveire, fino a che non aveva tirato un calcio al vetro della porta posteriore del mezzo, mandandolo in frantumi. Poi se ne erano andati indisturbati.

«Un fatto inaccettabile»

Sull’episodio è intervenuto anche il consigliere regionale di Fratelli d’ Italia, Alessia Villa. «Trovo inaccettabile che un lavoratore, impegnato quotidianamente a garantire un servizio di pubblica utilità, si trovi a dover subire simili atti di violenza e disprezzo per motivi che non trovano giustificazione - ha fatto sapere - Tutti questi atti non solo mettono in pericolo la salute e la sicurezza dei conducenti, ma compromettono anche la sicurezza degli altri passeggeri ed il regolare svolgimento del servizio. E prosegue. «Se vogliamo per davvero incentivare l’uso del mezzo pubblico dobbiamo per forza di cose garantire sicurezza a chi lavora e a chi viaggia. Servono assolutamente misure concrete di prevenzione, controlli più serrati ed efficaci ed un sistema di sicurezza più strutturato».

«Servono telecamere e guardie giurate»

Soluzioni che possono da subito essere introdotte sono sicuramente quelle che da tempo propone l’ex consigliere Salvo Russo, come le telecamere sui bus collegate direttamente con le forze dell’ordine, ma non solo. «Oltre alle telecamere, certamente servirebbero cabine chiuse e blindate per tutti gli autisti – conclude Salvo Russo – ma anche la presenza, sulle linee più problematiche di poliziotti o guardie giurate. Una cosa è certa così non si può più andare avanti, servono adesso, e non domani, misure di sicurezza e rispetto».