Torino (TO)

L’ultimo saluto a Tony Triolo, anima di Barca

Sempre in prima fila per il rione, segnalava alla Circoscrizione quello che non andava. Era anche l’Elfo a Natale

L’ultimo saluto a Tony Triolo, anima di Barca

Addio a Tony Triolo, anima di Barca, quartiere di Torino. Sempre in prima fila per il rione, segnalava alla Circoscrizione quello che non andava. Era anche l’Elfo a Natale.

L’ultimo saluto a Tony Triolo, anima di Barca

Ci sono persone che hanno a cuore un paese, una Città, un quartiere perché li vivono. Perché amano quei luoghi e farebbero di tutto affinché non ci fossero mai problemi. A tal punto da scrivere. Scrivere al Sindaco, alla Circoscrizione e – soprattutto – ai giornali. Locali e non.
«Sono Tony, volevo dirvi che qui a Barca l’illuminazione pubblica ha dei problemi». «Sono Tony, volevo dirvi che nel rione Barca c’è un tombino rotto». «Sono Tony, volevo dirvi che a Barca c’è un un marciapiede ammalorato».
Ecco, queste semplici frasi ricostruiscono chi fosse Tony Triolo, che ci ha lasciato sabato 25 ottobre a 77 anni, combattendo a lungo con la malattia.
«Fotografo di Barca», «Elfo natalizio». Erano questi alcuni dei suoi soprannomi. Un amico, una persona perbene.

I ricordi della politica

«Un gentiluomo, caro anche alla politica che ha avuto modo di conoscerlo in questi anni sia in Circoscrizione 6 e poi in Sala Rossa. Amavi tante cose: la tua famiglia, il territorio, la biblioteca, le associazioni di Barca e Bertolla, la tua pagina facebook dedicata al quartiere… e anche noi. Volevi bene a noi della circoscrizione come fossimo di famiglia», lo ricorda con affetto e amore Carlotta Salerno, ora assessora ma per anni presidente della «Sei».
Toccanti anche le parole di Isabella Martelli: «Tony ha unito colori e partiti. Pensare che adesso tu non ci sia più non riesco a concepirlo. Ti voglio bene amico mio, per sempre». Così come quelle di Alessandro Ciro Sciretti: «Oggi é un giorno triste. É stato un privilegio averti conosciuto. Arrivederci Tony».

L’addio sulla sua pagina Facebook

Sulla pagina Facebook «Quartieri Barca e Bertolla», che lui seguiva con dovizia e puntualità ogni giorno, appena si è sparsa la voce della sua dipartita, gli utenti hanno iniziato a ricordarlo e a ringraziarlo per tutto ciò che ha fatto nel corso degli anni.
Come scritto, era stato soprannominato «Elfo», per il suo grande impegno nel posizionare le casette natalizie nel quartiere, per dare una mano nelle iniziative e, soprattutto, per aver seguito le orme di Luigi Forchini nell’Accademia di Pittura di San Grato, portando in giro le sagome del presepe nelle varie strade del quartiere.
Solamente a maggio scorso, il presidente della «6», Valerio Lomanto, lo aveva premiato per i 50 anni di matrimonio con la sua amata Anna.

L’addio del figlio Marco

Il figlio Marco lo ha voluto ricordare su Facebook con un lungo post social:
«Buon viaggio Papà, sei stato un padre/marito fantastico. Non ci hai mai fatto mancare niente. Il nostro rapporto certo non era molto comunicativo a parole. Ma ci bastavano degli sguardi o pochi gesti per capirci. Mi ricordo la prima sera che sei stato ricoverato in ospedale, scoprendo la tua malattia. Fin da subito mi hai detto: “Marco è grave questa volta”. E guardandoci, senza dire niente altro, ci eravamo subito capiti! Le ultime due settimane l’avevo capito che ormai non avevi più voglia di lottare. Eri stanco di stare tutti i giorni fermo nel letto ad aspettare solo l’evidenza e facendo i tuoi cruciverba preferiti. Ora sei in pace sicuramente! Tranquillo, ci penserò io ora a mamma in questo periodo buio anche per lei purtroppo. Ti voglio bene e ti voglio ricordare così sorridente e piena di vita! Un ringraziamento a tutti per esserci vicini in questo momento».