Arcene (BG)

Lotta all’amianto: scoperti pannelli interrati abusivamente nei pressi della piazzola ecologica

I ritrovamenti sono stati effettuati nelle scorse settimane, la bonifica costerà decine di migliaia di euro

Lotta all’amianto: scoperti pannelli interrati abusivamente nei pressi della piazzola ecologica

L’amianto continua a tenere in allarme l’Amministrazione comunale di Arcene, rinvenuti pannelli interrati abusivamente.

Nonostante i grandi sforzi compiuti negli ultimi mesi per portare avanti l’azione di controllo della qualità del cemento-amianto presente suibmanufatti locali, specie tetti, garage e depositi, che terminerà il prossimo 31 dicembre, nelle scorse settimane il sindaco Roberto Ravanelli e l’assessore all’Ambiente Luciano Conti sono stati costretti a registrare due particolari episodi legati proprio al materiale cancerogeno in voga nell’edilizia degli anni ‘70.

Da un lato infatti, la Giunta di “Cambiamo Arcene” ha dovuto fare i conti con lo sconsiderato abbandono per strada di lastre di eternit da parte di soliti ignoti, mentre dall’altro è stata chiamata a fronteggiare il rinvenimento di pannelli in amianto interrati durante i lavori di adeguamento normativo della stazione ecologica, con le inevitabili ricadute economiche che ne sono derivate.

Il luogo del ritrovamento

“Non si esclude – ha fatto sapere Conti – anzi è più che probabile vista la loro collocazione appena sotto il muro di contenimento della parte finale dello scivolo della rampa, che i pannelli siano stati interrati abusivamente proprio durante i lavori di realizzazione della piattaforma in questione, agli inizi degli anni 2000. Il materiale si trova proprio sotto il muretto e terreno adiacente, ad una profondità di pochi centimetri dal muro stesso. In prevalenza risulta integro, con qualche sgretolamento sparso in circa due metri di diametro”.

Il piano d’intervento

Una volta rinvenuti i pannelli, l’Amministrazione comunale e il direttore dei lavori Duilio Albricci si sono adoperati per attivare immediatamente la parte procedurale, che ha portato alla predisposizione del piano di bonifica con asportazione e smaltimento dell’amianto stesso.

“Tali operazioni sono state affidate alla ditta “Green S 300 Srl” di Bergamo, specializzata proprio in interventi di bonifica di terreni contaminati – ha specificato ancora l’assessore – Tutti i rilievi sono stati fatti tempestivamente, lo scorso 13 novembre, in modo da poter predisporre gli interventi del caso, che ora sono in fase ultimativa. Per attuarli, ci siamo organizzati in modo da non interrompere, se non per due o tre giorni, i lavori di realizzazione della nuova piattaforma ecologica. In sostanza, abbiamo segregato e isolato l’area interessata dall’amianto e i lavori sono proseguiti su entrambi i fronti, quello della piattaforma e quello della bonifica”.

I costi dell’intervento

Parallelamente, sono state effettuate le opportune valutazioni economiche.

“Fortunatamente – ha concluso Conti – il ribasso d’asta avuto durante la gara di aggiudicazione dei lavori di adeguamento della stazione ecologica ci ha consentito di disporre di risorse necessarie, stimate in 40-50mila euro, che purtroppo, a causa di questi anonimi “ecofurbi”, dovranno obbligatoriamente essere sottratti ad altri e più opportuni interventi sul territorio”.