Tre figure speciali che, seppur in modalità e ambiti completamente diversi, hanno contribuito alla crescita della comunità rovatese.
Dall’imprenditoria all’arte, passando per il volontariato, l’Amministrazione comunale di Rovato martedì 4 novembre 2025, in un Consiglio comunale straordinario convocato in sala del Pianoforte nella cornice delle celebrazioni per il patrono San Carlo, ha conferito il Leone d’oro, massima benemerenza civica, a Tarcisio Ramera, Beppe Bonetti e Paolo Streparava.
Tarcisio Ramera, anima dei Bersaglieri
Nato nella frazione Sant’Andrea il 12 luglio 1952, sposato dal 1974 con Elisabetta Pensa e padre di Cinzia. Tarcisio Ramera venne chiamato per il servizio militare l’8 giugno 1972 nel 3° Reggimento Bersaglieri «Centauro» e congedato il 4 settembre 1973. Un’esperienza che ha profondamente influenzato tutta la sua vita: nel 1984, infatti, è entrato a far parte della Sezione Nazionale dei Bersaglieri di Rovato-Franciacorta, di cui divenne presidente il 17 marzo 1991.
Nel corso degli anni ha ricoperto importanti incarichi nell’ambito dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, tra cui consigliere provinciale per Brescia e attualmente consigliere regionale della Lombardia. Ha organizzato raduni regionali e interregionali nel territorio di Rovato e collaborato all’organizzazione di numerosissimi altri eventi, contribuendo a mantenere vivo lo spirito bersaglieresco in tante parti del nostro Paese. Tra le sue iniziative più significative figura la realizzazione della prima Cappella in Italia dedicata alla Madonna del Cammino, patrona dei Bersaglieri, nel parco di via Europa a Rovato.
Esperto collezionista di reperti militari, vecchie armi ed equipaggiamenti relativi all’Arma dei Bersaglieri e dei corpi militari in genere, tra i suoi cimeli conserva biciclette originali, pistole, fucili, pugnali, cappelli e divise militari utilizzate durante la Prima e le Seconda Guerra Mondiale. Per il suo costante impegno sociale e civile, è stato insignito il 2 giugno 2003 del titolo di cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi e, successivamente, il 27 dicembre 2014, del titolo di Ufficiale da Giorgio Napolitano.
Il suo percorso, secondo il Comune, rappresenta un grande esempio di passione, di impegno e dedizione alla comunità rovatese.
Ramera ha ritirato la benemerenza con palpabile emozione:
“Ricevere questo prestigioso riconoscimento rappresenta per me un grande onore e un segno di stima che accolgo con commozione e senso di responsabilità. Ringrazio l’Amministrazione e la comunità di Rovato per questo attestato di fiducia e apprezzamento”.
Beppe Bonetti, artista poliedrico, nel ricordo della moglie Angela
Nato il 18 febbraio 1951 a Rovato, nel 1975 Beppe Bonetti si sposò con la poetessa Angela Maria Zucchetti, sua spalla, compagna di vita e di mille avventure prematuramente mancata, nel settembre 2024, a 71 anni.
L’intensa attività espositiva di Bonetti, appassionato di pittura fin da ragazzo, iniziò alla fine anni Settanta: un lavoro caratterizzato da un rigore astratto-geometrico e da una ricerca verso nuove forme espressive. Nel 1982, l’artista espose alla Galleria Vismara di Milano.
I lavori presentati, con introduzione di Bruno Munari e recensione di Gillo Dorfles, segnarono il passaggio verso un nuovo modo d’intendere la razionalità, definito dall’autore con il termine Metarazionalità. Da qui, prese piede un’attività espositiva frenetica, sia all’estero che in Italia: Amsterdam, Osaka, Tokyo, New York, Los Angeles e Parigi, ma numerosissime sono anche le personali nel Belpaese (Padova, Lecco, Novara, Mestre, Matera, Alassio, Bergamo, Palazzolo, Verona e ovviamente Milano). La sua Metarazionalità nel 1997 sbarcò allo spazio AAB di Brescia, e poi a Copenaghen, Belgrado, Zagabria e Vienna. Nel 2000 fondò il Gruppo L.I.G. (Last International Group).
Nel 2009, il Museo d’Arte Moderna di Hunfeld-Fulda ospitò per un anno una sua personale con grandi lavori su tela, curata da Jürgen Gerhard Blum-Kwiatkowski. Nel 2011, Bonetti partecipò alla cinquantaquattresima Biennale Internazionale di Venezia con le “Variazioni su un Errore di Parmenide”. Tra le altre esposizioni spiccano nel 2013 la Biennale Italia/Cina a Villa Reale di Monza, le mostre a Pechino, Budapest e Berlino, la partecipazione tra il 2020 e il 2021 a un ciclo di collettive curate da Ilaria Bignotti in importanti musei di Brescia, Cremona e Bergamo. Fine umanista, i suoi interessi abbracciano le lingue e le culture straniere, la filosofia e la letteratura.
Messo a dura prova dalla scomparsa di Angela, Beppe Bonetti ha deciso di lasciare al Comune di Rovato una collezione di inestimabile valore, che comprende un nucleo di opere di Gerolamo Calca (i lavori storicamente più importanti, eseguiti tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento, inclusa una scultura che lo raffigura, appena ventenne, fatta dall’amico Francesco Pezzoli). Nel secondo nucleo ci sono invece opere d’arte moderna e contemporanea, realizzate da artisti presenti nei più importanti musei del mondo (Usa, Giappone, Germania, Francia, Olanda, Cina, Repubblica Ceca, Brasile, Argentina, Ungheria, Spagna, Jugoslavia e ovviamente Italia); uomini e donne ai quali sono state dedicate retrospettive al MoMa e al Guggenheim di New York, al Pompidou di Parigi, alla Biennale di Venezia e molti altri musei; con alcuni di loro Beppe e Angela sono stati in contatto per oltre mezzo secolo, instaurando rapporti di amicizia.
Nella Raccolta della fondazione Bonetti Zucchetti saranno presenti sculture in acciaio e opere multimediali, video art e poesia visiva con documentazioni libri, video, cataloghi che vorrebbero rappresentare il continuo divenire dell’arte, dalle figure e paesaggi della Franciacorta di Gerolamo Calca all’astrazione, dall’arte concreta alla Metarazionalità e alle tendenze del nuovo millennio. Una collezione che troverà spazio nell’edificio in fase di realizzazione nell’area mercatale. “Nella collezione c’è il nostro percorso di cinquant’anni di vita insieme. Il mio premio lo dedico interamente a mia moglie”, ha commentato.
Paolo Streparava, imprenditore e presidente di Confindustria Brescia
Nato a Rovato il 16 dicembre 1971 da papà Pier Luigi e da mamma Fabrizia, Paolo Streparava è sposato con Carlotta Bertola e padre di Caterina Maria, Pietro Paolo e Letizia. Dopo il liceo e un lungo stage all’estero è entrato nell’azienda di famiglia Streparava Spa come assistente del direttore generale. La formazione è proseguita con una serie di Master di gestione e di perfezionamento e numerosi corsi e seminari universitari. Oggi Paolo è amministratore delegato del Gruppo Streparava, realtà di primaria importanza nel settore Automotive, riconosciuto a livello internazionale come partner strategico delle principali aziende del settore.
Il Gruppo conta nove stabilimenti (di cui sei situati in Italia e tre all’estero) e impiega oltre 1.100 dipendenti.
Animato da una costante tensione verso l’innovazione tecnologica, ha guidato la società nell’adozione delle più recenti evoluzioni del settore, esplorando con determinazione tutte le opportunità offerte dal progresso industriale e digitale. Il suo impegno è focalizzato sull’incremento del valore per i clienti e sull’eccellenza dei prodotti, in un’ottica di continuo miglioramento e di grande competitività.
Inoltre Paolo Streparava ha diffuso in tutti gli stabilimenti un forte approccio volto a minimizzare gli errori e gli sprechi. Alla base della sua visione imprenditoriale c’è una profonda attenzione ai valori aziendali, al lavoro individuale e quello di squadra, al benessere del lavoratore, al coraggio e alla sfida imprenditoriale quali elementi e motori essenziali per rafforzare la coesione interna e consolidare il rapporto di fiducia con tutti gli stakeholder.
A partire dal 2003 Paolo Streparava ha assunto progressivamente le cariche di amministratore delegato di altre società. E’ membro del Comitato Consultivo di Streparava Brasile, presidente di Alunext e di Streparava SMT Erbusco. Parallelamente agli incarichi aziendali, ricopre anche altri ruoli di rilievo; in passato, ha svolto funzioni di primo piano all’interno del sistema confindustriale (è stato, tra le altre cose, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori e membro del Consiglio generale di Confindustria Nazionale); attualmente, ricopre il ruolo di presidente di Confindustria Brescia.
Oltre alla sua attività imprenditoriale e istituzionale, Streparava è impegnato anche nel settore filantropico ed è il referente del Fondo “Gino e Adele Streparava” presso la Fondazione della Comunità Bresciana, che sostiene iniziative di carattere sociale e culturale sul territorio.
“Io do fiducia alle persone, se sono qua a raccogliere questo premio lo devo alla mia famiglia – ha commentato l’imprenditore – Sono nato a Rovato, non mi sono mai mosso da questo paese e per me è un vero privilegio”.
Leoncino d’oro a Filippo Olivini
Il Leoncino d’oro o è stato conferito al 19enne Filippo Olivini. Nato a Brescia il 22 aprile 2006 da mamma Angiolina e papà Fernando, Filippo ha frequentato la primaria nella frazione Duomo, dove risiede, e la scuola media a Rovato (da cui è uscito con il massimo dei voti). Avendo fin da piccolo una forte passione per il settore agrario, ha deciso di proseguire il cammino scolastico presso l’istituto Pastori di Brescia. Ha sostenuto gli esami di Stato conseguendo il diploma in Agraria, Agroalimentare e Agroindustria con valutazione finale di 100/100 con lode.
Durante gli studi tecnici ha partecipato a svariati corsi pomeridiani di approfondimento e specializzazione organizzati dall’Istituto (caseificazione, norcineria, mascalcia); nell’ultimo anno ha frequentato il corso di Fecondazione Assistita per la specie bovina autorizzato dalla Direzione Ats di Brescia ed è risultato idoneo ad eseguire gli interventi per la pratica di fecondazione artificiale degli animali.
Non sono mancate le esperienze extrascolastiche per la digitalizzazione nel settore agroalimentare. Selezionato a far parte della squadra di valutazione morfologica dell’Istituto, nella competizione finale nazionale tenutasi a maggio di quest’anno a Gonzaga, il Pastori si è aggiudicato per il secondo anno consecutivo il titolo di vicecampione d’Italia nella valutazione morfologica delle bovine di razza Frisona.
A Pesaro dal 15 al 18 maggio 2024 Olivini si è distinto tra i migliori studenti provenienti da tutti gli Istituti Tecnici Agrari d’Italia conquistando il primo posto nella gara nazionale. Il riconoscimento come miglior studente italiano in ambito agrario è stato attestato, nel dicembre scorso a Roma, dove all’interno della manifestazione «Atreju» ha ricevuto direttamente dal ministro Francesco Lollobrigida, insieme ad alcuni volti importanti dell’imprenditoria agricola, il premio di Alta qualità Italiana.
Filippo ha frequentato per diversi anni anche la banda di Rovato, dove ha imparato a suonare prima l’eufonio e successivamente il trombone, mentre ora si è approcciato da autodidatta alla fisarmonica. E’ iscritto a Medicina Veterinaria presso l’Università di Padova.
Il suo sogno più grande è di continuare a lavorare i terreni di famiglia reintroducendo l’allevamento zootecnico.
Nel consegnargli il Leoncino d’oro, il sindaco si è complimentato con il 19enne per il suo curriculum, quasi in contrasto con la giovanissima età; elogi che il ragazzo ha ricambiato ringraziando il Comune:
“Il mio desiderio è anche quello di contribuire a preservare il nostro territorio”, ha rivelato.
Ad Andrea Manenti la borsa di studio
Da qualche anno nella cornice delle celebrazioni per il patrono San Carlo trova spazio anche la consegna della borsa di studio alla memoria del cavalier Paolo Scarsi. Un riconoscimento fortemente voluto dai famigliari dell’imprenditore, fondatore dell’azienda Faustinelli Officine Meccaniche (storica azienda nata a Rovato nel 1971 e oggi sita in via Gheda a Erbusco). “Eccellenza e innovazione nell’ingegneria del futuro”: questi i principi che il premio si prefigge di promuovere. Concetti presenti nell’elaborato di Andrea Manenti, rovatese classe 2000, che ha conseguito la laurea magistrale in Ingegneria gestionale all’Università degli Studi di Brescia con votazione 110. “Sviluppo della Business Intelligence in ambito Procurement: il caso Streparava spa”, questo invece il titolo della tesi vincitrice.
Premiati anche i negozi storici
Dopo la premiazione delle nuove attività storiche riconosciute da Regione Lombardia ospitata a ottobre in Camera di Commercio di Brescia, anche il Comune di Rovato ha voluto consegnare un attestato e un omaggio ai suoi negozi. Una cerimonia che martedì nella sala del Pianoforte ha aperto le celebrazioni per il patrono San Carlo, rimarcando la centralità e l’importanza del commercio locale nella quotidianità della comunità. Otto le nuove attività inserite nel prestigioso elenco.
Il video
La galleria fotografica
GUARDA LA GALLERY (18 foto)

















