La Sottosezione di Lecco dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) ha espresso il proprio pieno sostegno alle iniziative e alle richieste del personale precario addetto all’Ufficio per il Processo, in servizio presso il Tribunale di Lecco e, in generale, presso tutti gli Uffici Giudiziari italiani.
Lecco, Associazione Nazionale Magistrati: “La precarietà rischia di allungare i tempi della Giustizia”
«Condividiamo e facciamo nostro il comunicato rilasciato dalla Sezione ANM di Ancona – afferma la Dott.ssa Chiara Stoppioni, Presidente della Sottosezione di Lecco –. È fondamentale riconoscere il valore e la professionalità di questi addetti, il cui lavoro ha contribuito in maniera determinante a ridurre l’arretrato e i tempi di risposta alla domanda di Giustizia della collettività».
La Sottosezione sottolinea come questi collaboratori rappresentino «soggetti altamente qualificati, che costituiscono un valido staff di affiancamento al magistrato», aggiunge il Dott. Gianluca Piantadosi, Segretario della Sottosezione di Lecco, evidenziando che il loro contratto a tempo determinato scadrà a giugno 2026.
Secondo la Sottosezione, il solo parziale e minoritario assorbimento di questi lavoratori nelle strutture giudiziarie «provocherebbe inevitabilmente la perdita di professionalità indispensabili, il riformarsi dell’arretrato e la dilatazione della durata dei procedimenti».
«Per questo – conclude la Dott.ssa Chiara Stoppioni – auspichiamo l’integrale stabilizzazione e l’assunzione a tempo indeterminato di tutti gli addetti all’Ufficio per il Processo, con l’inserimento in un profilo professionale che ne garantisca la specificità e rafforzi la funzione dell’Ufficio stesso».
La Sottosezione ANM di Lecco conferma così il proprio impegno a tutela della professionalità del personale e della qualità del servizio della Giustizia.