Cassano d'Adda (MI)

Insulti razziali e sputi per una partita. Genitori esagitati se la prendono con i ragazzini

All'oratorio di Cristo Risorto sono intervenuti anche i Carabinieri per la lite nel parcheggio tra i sostenitori della Pierino Ghezzi e quelli dell’Atletico At

Insulti razziali e sputi per una partita. Genitori esagitati se la prendono con i ragazzini

Offese pesanti, minacce, sputi e spintoni. E’ il bilancio della partita Under 15 del Campionato provinciale che si è tenuta domenica mattina all’oratorio di Cristo Risorto a Cassano d’Adda.

Una partita molto tesa

Una gara molto tesa, al termine della quale i parenti dei ragazzi hanno dato il peggio di sé. Sono volati infatti insulti tra i presenti e uno, razzista, rivolto a un giocatore dell’Atletico At di Truccazzano da parte di un genitore della Pierino Ghezzi.

L’arbitro, una ragazza molto giovane, ha perso un po’ il filo conduttore della partita, cosa che ha fatto irritare gli avversari. Sia chiaro: nonostante questo non giustifico la reazione avuta da alcuni papà alle provocazioni. La nostra società condanna fortemente ogni forma di violenza e di discriminazione razziale. Stiamo cercando di individuare la persona che ha offeso il giocatore di colore dell’Atletico

ha spiegato il presidente della società cassanese Luigi Gandini.

Il battibecco, che ha rischiato di sfociare in rissa, tra mamme e papà dei giovani calciatori è proseguito anche nel parcheggio. Vista la situazione, uno dei presenti ha chiamato i Carabinieri, prontamente arrivati sul posto.

Fortunatamente non è stato necessario alcun intervento da parte loro perché, forse grazie proprio all’arrivo della pattuglia, gli animi si sono calmati.

Io sono andato via a fine partita, mi hanno riferito quanto accaduto dirigenti e allenatori. Stiamo cercando di chiarire quanto accaduto e, al termine delle verifiche interne, i responsabili di comportamenti scorretti subiranno sanzioni, tra cui anche l’allontanamento dal campo nei casi più gravi come l’offesa razziale

ha proseguito il presidente della società cassanese.

Giovedì, però, nonostante quanto accaduto, all’interno del Comunicato ufficiale del giudice sportivo del Comitato di Monza non erano presenti multe o squalifiche relative alla gara incriminata.

Nel parapiglia, tra le altre cose, non sono mancati i danni. Qualcuno (si pensa a un truccazzanese che si sarebbe sfogato per la rabbia di quanto accaduto) ha rotto il vetro della porta di ingresso al tunnel degli spogliatoi. Ma su questo punto l’Atletico ha dei dubbi.

E’ avvenuto un fatto increscioso: un genitore che se le prende con un ragazzo indirizzandogli anche insulti razziali non esiste. Questi gesti, compiuti nei campi dove giocano i bambini, sono inqualificabili e li condanniamo. Gli adulti devono dare il buon esempio e il loro comportamento non va nella direzione di ciò che stiamo facendo educando i giocatori. Se una cosa del genere fosse successa da parte di un mio tesserato, avrei sicuramente dato il Daspo al genitore

ha spiegato il presidente della società truccazzanese Mimmo Lenoci.

Anche William Pagani, direttore sportivo dell’Atletico, ha commentato la situazione:

Il nostro giocatore vittima delle frasi razziste è fisicamente grosso, ma molto sensibile. Come mi hanno riferito, dato che io non ero presente, è uscito in lacrime dal campo. Era molto scosso, si è sentito oltraggiato. I nostri accompagnatori hanno dovuto tranquillizzarlo. Un ragazzo ha addirittura chiesto il cambio perché aveva paura a rimanere a giocare vista la tensione e le offese che arrivavano dagli spalti. A un giovane che stava uscendo è arrivato anche uno sputo addosso. Quanto accaduto ha turbato tutti

ha spiegato.

Il servizio completo nell’edizione della Gazzetta dell’Adda in edicola e nell’edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 13 dicembre 2025.