Si fa sempre più complessa la ricostruzione dell’incidente costato la vita a un motociclista di 58 anni, morto venerdì pomeriggio in via Circondaria, a Firenze. In un primo momento sembrava un tragico sbandamento: lo scooter che invade la corsia opposta, l’auto che sopraggiunge e l’impatto inevitabile.
Ma già poche ore dopo sono emersi elementi che spingono gli investigatori a valutare un’ipotesi diversa.
Secondo alcune testimonianze raccolte dalla polizia municipale, lo scooterista potrebbe essere stato coinvolto in un alterco pochi minuti prima dello schianto. Una discussione nata per motivi legati alla circolazione e degenerata mentre entrambi percorrevano la stessa strada.
Da quel diverbio sarebbe scaturito un contatto tra i due mezzi: un urto laterale, forse anche un colpo portato con il piede, che avrebbe fatto perdere l’equilibrio al cinquantottenne proprio mentre procedeva verso via Gordigiani.
La caduta lo avrebbe poi proiettato nella carreggiata opposta, dove è stato travolto dal veicolo in arrivo. Il conducente dell’auto si è fermato immediatamente e ha chiamato i soccorsi, ma per il motociclista non c’è stato nulla da fare. Nessun altro, però, è rimasto sul posto: il secondo centauro, se davvero coinvolto, si sarebbe allontanato subito dopo.
Per chiarire ogni passaggio, gli agenti stanno lavorando sulle immagini delle telecamere presenti nella zona. Il tratto del sinistro non è coperto dal sistema pubblico di videosorveglianza, ma sono stati acquisiti filmati di negozi, condomìni e attività private. L’obiettivo è ricostruire l’ultimo percorso dei due mezzi, identificare eventuali targhe e confermare la dinamica del contatto.
Gli investigatori stanno anche ricostruendo i minuti precedenti allo schianto per capire se il diverbio sia iniziato più indietro e proseguito fino al punto dell’incidente. Tutti gli elementi raccolti confluiranno ora in un’informativa destinata alla Procura, che dovrà stabilire se si tratti di un semplice sinistro o di un episodio con responsabilità diretta di un altro motociclista.