Si è svolta il 6 dicembre, a Grottaferrata la cerimonia ufficiale di inaugurazione di Largo Delfo Galileo Faroni. L’intitolazione voluta dal Comune di Grottaferrata per ricordare il fondatore del Gruppo INI, Istituto Neurotraumatologico Italiano. Galileo Farini è considerato figura di riferimento della sanità privata italiana, pioniere dell’umanizzazione delle cure e dell’innovazione tecnologica in ambito medico.
Centinaia di cittadini hanno assistito alla scopertura della targa commemorativa, in un clima di grande partecipazione e commozione. Molte le testimonianze di persone che nel corso degli anni hanno conosciuto Delfo Galileo Faroni, apprezzandone l’umanità, la visione e la straordinaria dedizione alla cura delle persone.
La cerimonia, aperta dal Sindaco di Grottaferrata Mirko Di Bernardo, ha visto la partecipazione di autorità civili e militari, rappresentanti del mondo istituzionale e sanitario, e della famiglia Faroni con la moglie Nadia e i figli Jessica Veronica, Cristopher e Alba, presenti per rendere omaggio alla memoria del Professore. Presente, in rappresentanza della Regione Lazio e del Presidente Rocca, l’On. Edy Palazzi, Vice Presidente della commissione Cultura e l’assessore Orazi, per il Comune di Marino.
Chi era il Prof. Delfo Galileo Faroni
Delfo Galileo Faroni nasce a Roma, l’8 agosto 1920, laurea in Medicina, reumatologo sulle orme dello zio, Tommaso Lucherini. E quando il professor Nicola Pende si avventura nei misteri dell’endocrinologia, lo affianca come l’allievo preferito. Diventerà un grande medico, consultato per due pontefici malati, Pio XII e Giovanni XXIII, convocato a Doha dall’Emiro del Qatar per farsi visitare. Lo ammira, divenendone amica, il Nobel Levi Montalcini. Intanto avvia il suo disegno più ambizioso: la creazione di strutture sanitarie. A livello nazionale e universitario. Nascono Centri di eccellenza a Roma, Grottaferrata, Tivoli, Canistro, Veroli, Guidonia, Fonte Nuova. All’avanguardia perché il Professore intuisce il ruolo della tecnologia: il litotritore per la calcolosi renale e la prima RMN. Senza mai dimenticare l’uomo. Ed ecco la rivoluzione: “la struttura aperta”. Nei Centri INI, il paziente non è un numero ma un soggetto attivo. Faroni, uomo della solidarietà. Durante l’occupazione tedesca a Roma crea al Policlinico un reparto malattie infettive. E così le SS non entrano. I pazienti, sono tutti ebrei, nessuno è malato. Faroni figlio dei tempi. Vissuti nelle sue espressioni, anche le più distanti, come il teatro e l’arte. Amico di grandi interpreti e grande cultore dell’Arte, importante la sua collezione. Una lunga vita da protagonista. Illuminato. Sempre sorridente.