«È stato arrestato». Quando i Carabinieri della Tenenza di Settimo Torinese hanno spiegato a quella donna di 35 anni che il suo ex fidanzato, un uomo di 50 anni, era stato fermato e assicurato alla giustizia, si è messa a piangere.
In carcere un 50enne che ha reso un inferno la vita dell’ex
Perché era finito quell’incubo, fatto di anni di insulti, violenze fisiche e verbali, minacce a lei e ai suoi familiari e una sfilza infinita di messaggi sui social e sulle piattaforme di messaggistica associate al cellulare.
L’ultimo episodio nella tarda serata di sabato 19 ottobre 2025 quando la 35enne settimese contatta d’urgenza il “112”, ovvero il «numero unico di emergenza»: «Mi dovete aiutare. Ho ricevuto un messaggio dal mio ex che mi preoccupa e in cui scrive che sarebbe arrivato qui sotto casa mia».
È stata l’ex a richiedere l’intervento dei militati
I militari capiscono la gravità della situazione e cercano di farla parlare, per tranquillizzarla da un lato e dall’altra per carpire altri dettagli utili.
E lei racconta, per sommi capi, tutte le violenze subite nel corso del tempo. In quel palazzo alla periferia della Città arrivano tre pattuglie e appena capiscono come sia lui quell’uomo provano a fermarlo.
Ma lui intuisce e fugge via, dando cosi inizio a un inseguimento, concluso qualche isolato dopo ma degno di un film poliziesco di quelli che si vedono in televisione.
E dopo averlo braccato, in evidente stato di alterazione psicofisica, a bordo dell’auto trovano, nascosto sotto il sedile anteriore, un manganello telescopico. Ma anche un accendino. Un oggetto «insolito», visto che lui non fuma. Nel passato, però, stante i racconti forniti dalla donna ai militari dell’Arma, l’avrebbe persino minacciata di darle fuoco all’abitazione e ad altri beni in possesso alla ex, come l’auto. Nella vettura, fortunatamente, non c’erano né alcol né benzina.
C’è anche il divieto di avvicinamento alla donna e ai luoghi da lei frequentati
L’uomo è stato arrestato con le accuse di «atti persecutori» e «resistenza a pubblico ufficiale» ma anche per «maltrattamenti» e «porto di oggetti offensivi».
Inoltre, su disposizione dell’autorità giudiziaria, per il 50enne c’è anche il divieto di avvicinamento alla donna e ai luoghi da lei frequentati.