Il rottamaio "da incubo" di Quinzano: multe per oltre 100mila euro
Dieci lavoratori su dodici erano irregolari: maxi sequestro in due aziende appartenenti allo stesso imprenditore indiano

Dieci dipendenti su dodici erano senza contratto. Sei, addirittura senza i documenti per vivere in Italia. In azienda, poche o nessuna attenzione per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro. Due imprese "da incubo" quelle che i carabinieri del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Brescia e dell’A.T.S. Franciacorta hanno pizzicato a Quinzano d'Oglio nella serata di giovedì, durante un controllo che è costato a un imprenditore di nazionalità indiano, 64 anni, multe per oltre 100mila euro.
Quinzano, raffica di controlli dei carabinieri
Il controllo è scattato in due aziende distinte, entrambe operanti nella lavorazione di materiale ferroso e facenti capo al medesimo imprenditore. Subito i militari si sono resi conto che dei dodici lavoratori presenti, tutti di nazionalità indiana, dieci erano sprovvisti di regolare contratto di lavoro. Di questi, sei erano sostanzialmente clandestini in Italia. Sono state rilevate inoltre numerose irregolarità, in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro.
Denunciato l'imprenditore
A conclusione degli accertamenti, l'amministratore unico è stato segnalato in stato di libertà per le violazioni contestate da personale dell’ATS Franciacorta. È quindi scattata la sospensione dell' attività con effetto immediato ed è scattato il sequestro dei macchinari utilizzati. Complessivamente a carico dell'imprenditore indiano ci sono in arrivo sanzioni amministrative per 44 mila euro e sanzioni penali per 58mila e 200. Proseguono ora i provvedimenti a carico dei sei cittadini indiani irregolari.