San Sebastiano da Po (TO)

Gli spari dei cacciatori uccidono un falco e una cornacchia albina

Il rumore degli spari ha ucciso due splendidi esemplari affidati dall'Oasi degli Animali: "Basta caccia accanto al centro"

Gli spari dei cacciatori uccidono un falco e una cornacchia albina

Un velo di lutto e indignazione copre l’Oasi degli Animali di San Sebastiano da Po. Un’oasi di pace, un punto di riferimento per la cura della fauna selvatica, è stata devastata non da un evento naturale, ma dall’impatto brutale delle attività umane.

Gli spari dei cacciatori uccidono un falco e una cornacchia albina

Igor, una cornacchia albina e un magnifico falco pellegrino sono morti a causa dello shock fatale provocato da spari esplosi da cacciatori in una prossimità inaccettabile al centro. Questa tragedia è un monito severo sulla fragilità degli animali in recupero e sulla necessità urgente di stabilire zone di quiete totale attorno ai rifugi.

Vittime incolpevoli

“Igor, la nostra amata cornacchia albina, non si sentirà più. Ogni mattina ci accoglieva con il suo canto. Con il suo verso curioso, Igor accoglieva anche ogni visitatore. Era una presenza costante, e ora il suo canto è svanito”.
L’altra vittima è un falco pellegrino. Questo magnifico rapace, affidato all’Oasi dal CANC di Grugliasco, non era in grado di tornare in natura, e qui aveva trovato un rifugio sicuro e necessario. “Entrambi gli animali erano parte della nostra famiglia”.

Un grido d’allarme

Lo staff de l’Oasi degli Animali chiede la massima condivisione, affinché non si verifichino più episodi del genere. La caccia non deve avvenire a pochi metri da un centro di recupero per animali.