Gettata una balla di fieno nel canale, sottopasso e strada allagati
Vigili del fuoco e Protezione civile hanno ripristinato la situazione. Il Codacons ha presentato un esposto ai Carabinieri di Magenta.

Episodio di vandalismo nella notte tra sabato 12 e domenica 13 luglio a Ossona. Alcuni ignoti approfittando del buio hanno spinto una rotoballa in un canale secondario del Villoresi, provocando l’ostruzione del flusso d’acqua e l’allagamento di un sottopasso e di un tratto stradale. L’intervento dei Vigili del fuoco e della Protezione civile ha permesso di rimuovere l’ostacolo e di ripristinare la situazione, ma resta l’allarme per la sicurezza del territorio, anche in prossimità di infrastrutture sensibili come l’autostrada A4 e la linea Av Milano-Torino.

Il commento del sindaco
«Purtroppo nella notte dello scorso weekend alcuni vandali hanno gettato una balla di paglia nel canale lungo la pista ciclabile della Tav, creando danno e disagio per chi la utilizza – commenta il sindaco Giovanni Venegoni - L‘Amministrazione si è subito adoperata per mettere in sicurezza l’area. Ringraziamo sentitamente i Vigili del fuoco che domenica mattina hanno tempestivamente rimosso la balla di fieno dal canale e svuotato il sottopasso dall'acqua che si era riversata. Un grazie speciale alla Protezione Civile di Ossona, in modo particolare a Domenico e Alessandro, che nel pomeriggio hanno aiutato a ripulire l’area permettendo così la riapertura del sottopasso».

L'esposto del Codacons
Il Codacons ha presentato un esposto ai Carabinieri di Magenta chiedendo l’avvio di un’indagine per danneggiamento aggravato e pericolo per la pubblica incolumità, sollecitando al contempo il Consorzio Villoresi, il Comune di Ossona e la Città Metropolitana di Milano ad adottare sistemi di videosorveglianza lungo i punti sensibili della rete idrica secondaria e a rafforzare i controlli contro gli atti vandalici che mettono a rischio la sicurezza ambientale e urbana. «Atti di questo tipo non sono semplici bravate, ma mettono a rischio la sicurezza pubblica e la tenuta delle infrastrutture idrauliche – afferma l’associazione – già in passato si erano verificati episodi simili nella zona, segno che servono misure preventive più efficaci e una sorveglianza capillare del territorio».

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