Arrestati due cittadini albanesi di 42 e 45 anni, residenti in provincia di Milano, ritenuti responsabili di diversi furti commessi anche in provincia di Como, Varese e Monza Brianza.
Indagini iniziate da una segnalazioni sui social
L’attività di indagine condotta dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Milano ha preso il via dalla segnalazione sui social network di un furto consumato in provincia di Como e ha portato gli investigatori a rintracciare, nella provincia milanese, un’autovettura utilizzata dagli indagati per mettere a segno i furti. Attraverso mirati servizi di osservazione e pedinamento, attività tecnica, analisi di tabulati telefonici e di varchi autostradali, i poliziotti della Squadra Mobile hanno ricostruito tredici furti riconducibili ai destinatari della misura: i due avrebbero agito attraverso un collaudato protocollo che prevedeva l’individuazione preventiva delle abitazioni da svaligiare, la pianificazione accurata dei furti con uno dei due in funzione di “palo” nonché l’utilizzo di auto rubate con targhe clonate.
Arrestati e associati al carcere
I due indagati sono stati rintracciati nelle rispettive abitazioni a Senago (Milano) e associati alla carcere “F. di Cataldo” di Milano. Il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo con sentenza irrevocabile di condanna.