Lurago d'Erba (CO)

Frasi razziste contro l’avversario: squalificato per dodici giornate

Condanna della società, sanzionati, per ragioni diverse, altri due tesserati.

Frasi razziste contro l’avversario: squalificato per dodici giornate

Frasi razziste nei confronti dell’avversario: l’arbitro lo sanziona con una squalifica di dodici gare. La condanna dell’Us Olympic di Lurago d’Erba. Sanzioni anche per il direttore sportivo e un compagno di squadra, ma per un altro episodio di gara.

Stop di dodici giornate

Frasi razziste nei confronti di un avversario: dodici giornate di squalifica. Fermati anche un compagno di squadra e il direttore sportivo dell’Us Olympic di Lurago, rispettivamente con due giornate e un mese di squalifica. E’ quanto riportato sul referto arbitrale della gara tra Oratorio Oggiono e Us Olympic, vinta 3 a 2 dai padroni di casa, valida per il campionato di Terza Categoria del girone A di Lecco. Tutto è nato nei minuti finali, quando Luca Pizzi, portiere della squadra luraghese, ha placcato un avversario diretto verso la porta, fuori dall’area di rigore. Sanzionato con il cartellino rosso, l’estremo difensore ha poi inveito nei confronti dell’avversario con frasi razziste.

“Dodici giornate sono forse eccessive, ma il gesto è fermamente da condannare – sottolinea il direttore sportivo della società, Arturo Tucci – Non sappiamo perché abbia reagito in quella maniera. Probabilmente, rialzandosi, l’avversario gli ha rivolto degli insulti, ma reagire in quel modo non è ammissibile”.

Da lì la decisione di squalificare il portiere, appunto, per dodici turni.

Sanzioni anche per direttore sportivo e un altro giocatore

Il clima però si è decisamente surriscaldato nei minuti finali anche dopo questo episodio, al termine del triplice fischio finale. Due giornate infatti sono state assegnate anche a Babacar Diop, calciatore senegalese della compagine luraghese

“per aver tenuto al termine della gara condotta violenta nei confronti di un avversario – si legge nel referto – Tentativo in parte non andato a buon fine anche per l’intervento dei compagni di squadra”.

Per questa reazione il calciatore ha ricevuto un cartellino rosso e, appunto, lo stop di due giornate. Episodio che ha portato anche al fermo di un mese per il direttore sportivo Tucci.

“Una punizione esagerata – commenta lo stesso dirigente – Sicuramente il mio giocatore è stato provocato. Non ho capito perché abbia reagito in quella maniera, ma di certo non si scatta in quel modo se non vieni provocato. Ci sono sicuramente stati insulti alla base, non sappiamo di che tipo. Alla fine, nel corridoio, davanti a dirigenti delle due squadre, ho fatto presente all’arbitro, con molta calma, che la questione si poteva chiudere lì, visto che eravamo riusciti a calmarlo. Sembra invece dal referto che io abbia quasi tentato di corrompere il direttore di gara, ma non è vero”.

“Gesto da condannare”

Tornando alla squalifica per insulti razzisti, dalla società luraghese parlano chiaro.

“Un gesto inaccettabile. Io non ero presente – afferma il presidente Fabio Bombana – Posso capire la tensione di una partita, ma non si deve mai sfociare nella mancanza di rispetto e di educazione. Siamo una realtà oratoriana e il comportamento deve essere da esempio anche per i tanti bambini e ragazzi delle nostre squadre giovanili”.

Aggiunge il direttore sportivo:

“Stiamo lavorando duramente per fare in modo che la società possa crescere. Della nostra prima squadra fanno parte giocatori stranieri, tra cui africani, così come in molte delle nostre giovanili. Non vogliamo dunque che per un errore di una persona passi il messaggio che siamo una società razzista. Perché non è così. Stiamo facendo un grande lavoro per coinvolgere e integrare questi ragazzi, che sono ben felici di giocare con noi e si stanno inserendo splendidamente nelle varie squadre”.