Sezze (LT)

Extracomunitario uccide e seziona un cane. Brambilla: “Raccapricciante”

L’intervento delle guardie zoofile Fipsas

Extracomunitario uccide e seziona un cane. Brambilla: “Raccapricciante”

Avrebbe ucciso e sezionato un cane. Un atto crudele commesso a quanto pare da un cittadino extracomunitario. A denunciare l’accaduto le guardie ittiche zoofile della FIPSAS, coordinate dal responsabile regionale Emiliano Ciotti, intervenute nella zona di Ceriara di Sezze nel comune di Sezze dopo una segnalazione. Alla vista degli operatori, l’uomo avrebbe raccolto i resti del cane, mettendoli in una busta, per poi darsi alla fuga nelle campagne circostanti. Una fine orribile per l’animale che ha scosso le stesse guardie zoofile che mai avevano assistito ad una scena cosi raccapricciante. Foto e video dell’accaduto saranno trasmessi alla Procura della Repubblica di Latina per gli accertamenti di competenza, al fine di chiarire ogni aspetto della vicenda ed escludere l’eventualità che possano esserci stati altri episodi analoghi nella zona.

Il commento di Vittoria Brambilla

“Con la nostra Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, faremo di tutto perché il responsabile sia identificato e punito secondo la legge Brambilla”, dice Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente e dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e la tutela dell’ambiente, commentando quanto avvenuto a Sezze. “Non possiamo più accettare – sottolinea Brambilla – che, nel nostro paese, avvengano simili episodi, soprattutto quando i responsabili sono persone che evidentemente non rispettano né le nostre leggi né i nostri costumi.

L’Italia ha voluto dire basta, una volta per tutte, ai crimini contro gli animali: lo ha fatto con l’approvazione della legge Brambilla, un testo che ho proposto sull’onda della sempre maggiore sensibilità degli italiani nei confronti degli animali. Dal primo luglio, data di effettiva entrata in vigore, abbiamo dichiarato tolleranza zero nei confronti di chi fa del male agli animali e, da allora, sono sempre più numerose le segnalazioni, così i successivi interventi delle forze dell’ordine, che riguardano reati non più considerati di serie B. Chi pensa di poter continuare a compiere questi orrendi crimini senza pagarne le conseguenze farebbe meglio a cambiare paese: il tempo dell’impunità è finito!”.