Gaeta (LT)

Città sotto choc per la morte di Sabrina Nardella, l'inchiesta della Procura

La donna era molto conosciuta a Gaeta, lascia due figli. Si attende l'esame autoptico.

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Una famiglia che chiede di conoscere la verità, e una comunità, quella di Gaeta, sotto choc per la morte di Sabrina Nardella. 38 anni, mamma di una ragazza di 13 e un bambino di 7 anni, gestiva un’attività di parrucchiere in Vicolo Buonomo, nel cuore del centro storico di Porto Salvo.

Conosciuta e stimata in città, considerata da tutti una gran lavoratrice, è morta giovedì scorso, il 24 aprile, dopo essersi sottoposta a un intervento di chirurgia estetica presso la clinica Iatropolis di Caserta. Doveva essere un intervento in day hospital della durata di un paio di ore, ma Sabrina a casa non è più tornata. I familiari della donna vogliono ora sapere il perché.

La procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un’inchiesta. Al vaglio degli inquirenti l’operato dell’intero staff che ha partecipato all’intervento e la cartella clinica, che è stata sequestrata dai Carabinieri intervenuti, come anche è stata sequestrata parte della struttura in cui è avvenuto l’intervento. A dare risposte più certe sarà l’esame autoptico che è stato disposto dal sostituto procuratore, che conferirà l’incarico al proprio consulente legale mercoledì prossimo.

Non è la prima volta, secondo quanto si apprende, che la clinica finisce al centro di un’indagine. Una giovane pianista di Cava de’ Tirreni è morta lo scorso anno, dopo 14 di coma, a seguito di uno shock anafilattico per una reazione allergica all’anestesia.