Il medico, già accusato di violenza sessuale a Pozzuolo, avrebbe molestato altre donne, tra cui una residente a Cassano d’Adda.
Un altro procedimento giudiziario a Bergamo
Si prefigura un altro processo, sempre con l’accusa di violenza sessuale, per Giovanni Sgroi, ex sindaco di Rivolta, da fine maggio sospeso dall’incarico dal prefetto, e medico che operava in un ambulatorio a Pozzuolo Martesana. Questa volta la sede sarà Bergamo a seguito di due dei tre episodi venuti a galla in provincia, anche se uno, avvenuto nel 2012 e che vede coinvolta una 49enne di Castel Rozzone, probabilmente sarà archiviato perché i tempi della prescrizione sono vicini.
Le altre due presunte vittime sono una cassanese di 57 anni e una donna di Bellagio, in provincia di Como, di 45: entrambi i fatti sarebbero accaduti quando Sgroi era primario alla Chirurgia dell’ospedale di Treviglio. Nel primo caso, nel marzo 2016, la donna era ricoverata nel nosocomio bergamasco. Il dottore l’avrebbe lungamente accarezzata per poi baciarla sulla bocca mentre era sdraiata a occhi chiusi sul lettino durante una visita di controllo. La seconda testimonianza è simile: carezze sulle cosce e poi l’avvicinamento con le labbra per il bacio, ma la donna, che in quel momento stava facendo un’ecografia, era riuscita a ritrarsi. Risalgono a quel periodo anche altri episodi, finiti però in prescrizione.
Il sostituto procuratore Chiara Monzio Compagnoni ha chiesto il rinvio a giudizio per i casi della cassanese e della comasca: il medico dovrà comparire in Tribunale il 17 aprile 2026 davanti al giudice dell’udienza preliminare Riccardo Moreschi. L’accusa è sempre la stessa: violenza sessuale aggravata dall’abuso del proprio ruolo.
Dal 23 maggio Sgroi si trova ai domiciliari nella sua abitazione di Rivolta, dove vive con la moglie. Ha lavorato al San Paolo di Milano e al Bolognini di Seriate. E’ stato anche direttore della Chirurgia generale 2 e del Dipartimento di Scienze chirurgiche dell’Asst Bergamo Ovest, a Treviglio, dove ha lavorato dal 2011 a fine 2019. In quell’anno è andato in pensione, continuando però a lavorare come libero professionista e ricoprendo, tra i vari incarichi e fino alla fine del 2023, quello di direttore sanitario del Centro medico specialistico di Pozzuolo Martesana.
Il servizio completo nell’edizione della Gazzetta dell’Adda in edicola e nell’edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 6 dicembre 2025.