La Questura di Biella, il Comune e i commercianti di Biella uniscono le forze in una nuova iniziativa di sensibilizzazione contro la violenza di genere, presentata in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Un progetto che punta tutto sulla forza dell’impatto visivo e sulla presenza capillare nel territorio, attraverso 300 locandine e numerosi poster distribuiti nei negozi, nei centri commerciali, nei locali e nei principali punti di aggregazione della città.
300 locandine e numerosi poster distribuiti nei negozi
La locandina raffigura una donna in una postura di sofferenza e riporta un elenco di comportamenti violenti, spesso sottovalutati, accompagnati dalla frase centrale: “Questo non è amore”. Un messaggio diretto, costruito per intercettare chi vive situazioni di disagio o abuso, e per ricordare che esiste una rete pronta ad accogliere, ascoltare e sostenere.

Il Questore di Biella, la dottoressa Delia Bucarelli (a sinistra nella foto di copertina), ha sottolineato la scelta di puntare su materiali concreti e immediatamente visibili: «Ormai viviamo in un’epoca sempre più digitale, ma credo ancora molto nella forza dell’impatto visivo. La locandina è quella che cattura maggiormente l’attenzione. Sui social non c’è il tempo di digerire l’informazione». Le locandine includono però un “QR Code” che rimanda al sito della Polizia di Stato con i contenuti della campagna nazionale dedicata al contrasto alla violenza sulle donne.
Parla il sindaco di Biella Marzio Olivero
Anche il sindaco di Biella, Marzio Olivero, ribadisce che la Giornata contro la violenza sulle donne non può restare «solo un momento simbolico» e chiede una presenza più concreta delle istituzioni per far emergere «ciò che troppo spesso resta nascosto». Richiama gli uomini alla responsabilità, ricordando che «la violenza è una scelta» e che può essere cambiata attraverso educazione e consapevolezza. Invita la comunità ad ascoltare le donne, «credere alle testimonianze» e «non minimizzare», perché la cultura del rispetto si costruisce ogni giorno.
Gianmaria Laurent Jacazio