Caccia alla nutria, da Regione i fondi per l'eradicamento
Al Broletto l'incontro che ha raccolto i sindaci delle zone in cui le colonie sono più numerose
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Caccia alla nutria, da Regione i fondi per l'eradicamento.
L'incontro in Broletto
Si è svolto in Broletto l’incontro dedicato alla gestione dell'emergenza nutrie. Cinque i Comuni che potranno usufruire di una cifra che ammonta a 70mila euro per cercare di «tamponare» le gravi conseguenze della proliferazione del castorino.
«Si tratta di una specie alloctona dannosa per i raccolti e spesso causa di incidenti, la nutria è animale che, ogni anno, produce danni per milioni di euro, riproducendosi a velocità record e trovando nel nostro territorio un habitat ideale dove creare colonie senza alcun predatore naturale - ha spiegato il primo cittadino di Orzinuovi Laura Magli - Insieme alla Provincia di Brescia e all’ufficio ittico-venatorio della Polizia Provinciale, diversi Comuni, tra cui anche il Comune di Orzinuovi, rappresentato per l’occasione dal vicesindaco Luca Bulla, si sono impegnati nella definizione di un piano di abbattimenti selettivi utili a ridurre la presenza di tale specie dal nostro territorio».
Presente all’incontro anche il sindaco di Roccafranca Marco Franzelli:
«Insieme a Vittorino Franzelli, nostro responsabile locale per l'abbattimento, abbiamo avuto modo di confermare l'adesione del nostro Comune al progetto sperimentale per l'eradicazione della nutria - dal valore complessivo di 70mila euro, sviluppato su cinque Comuni della Bassa - da svolgersi in due tranche (tra febbraio e marzo e tra ottobre e novembre) e che vedrà protagonisti agenti del comparto ittico-venatorio della Polizia Provinciale, tecnici specializzati e volontari - queste le parole di Franzelli - Ringrazio l'assessore provinciale Daniele Mannatrizio per aver convocato i Comuni, tra cui anche quello di Roccafranca, per poter individuare strategie corali per poter eradicare questa specie alloctona e dannosa per la salute delle colture e per la sicurezza degli automobilisti, come ben evidenziato dalla normativa europea, nazionale e regionale di riferimento».
Il piano regionale triennale in vigore dal 2024
L’eradicazione, il controllo e contenimento delle nutrie è da sempre una tematica calda per i nostri territori. Lo stanziamento di 1,2 milioni di euro a favore di province e Città metropolitana, portata avanti nel 2024, era stata una notizia positiva per i Comuni che fino a quel momento avevano dovuto arrangiarsi attingendo a fondi dalle loro casse. La Giunta di Regione su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi aveva finalmente smosso le acque riguardo il tema.
«Con questo piano triennale prosegue il lavoro che da tempo sta impegnando Regione ed enti locali per contrastare questa specie invasiva. Specie che arreca non solo pesantissimi danni all’agricoltura, ma mette seriamente a rischio l’equilibro idrogeologico e la sicurezza, danneggiando gli argini dei corsi d’acqua e delle strade sovrastanti».
Secondo le stime la popolazione della nutria supera in Lombardia i 2 milioni di esemplari.
I criteri del piano di contrasto alle nutrie
Per il piano triennale 24-26 le risorse finanziarie messe a disposizione, si tratta di 400mila euro per ogni annualità, sono state assegnate con un criterio che prevede di ripartire il 10% della somma complessiva in parti uguali tra province e Città metropolitana. Il 90% dei fondi invece assegnato proporzionalmente sulla base dei dati storici dell’ultimo triennio relativi al numero di nutrie smaltite.
«Il meccanismo di riparto dei fondi è un incentivo all’impegno di tutti i territori, a partire dai Comuni - ha continuato Beduschi – Soprattutto in pianura dove il problema è più evidente. Quella alla nutria non è considerata caccia, ma contenimento di specie invasiva. Regione Lombardia - ha concluso Beduschi – continuerà a coordinare le attività degli enti locali in questo lavoro necessariamente lungo, che deve però essere capillare, nei confronti di una specie assolutamente dannosa, da contenere fino all’eradicazione».