Bambini al gelo nell’infanzia Sertoli da Ponte: i genitori chiedono interventi tempestivi

Le temperature sfiorano i 12 gradi, mentre i genitori denunciano rischi per la salute dei piccoli

Bambini al gelo nell’infanzia Sertoli da Ponte: i genitori chiedono interventi tempestivi

Bambini al gelo nella scuola dell’infanzia Sertoli da Ponte di Calvagese della Riviera: i genitori esasperati sono stati convocati mercoledì 10 dicembre per un incontro con l’amministrazione comunale e la dirigenza scolastica per discutere di un tema diventato problematica cronica. Bimbi al freddo e spesso ammalati. In un’epoca in cui la privacy dei bambini imposta dalle scuole vieta quasi persino di fotografare il proprio figlio mentre varca la soglia senza essere rimproverati da un’insegnante, in cui ogni gesto è avvolto da teorie formative, pedagogiche e di psicoanalisi, dove l’attenzione alla dieta deve essere estrema, sana e nutriente, dove l’uso dello smartphone è bandito, le vaccinazioni obbligatorie devono essere rispettate e i pagamenti di mensa e servizi devono essere puntuali, tutto questo rigore e cura sembrano vanificati da una realtà surreale: la Scuola dell’Infanzia «Sertoli da Ponte» di Calvagese della Riviera registra temperature da cella frigorifera, con 12 gradi in mensa e appena 8 nei corridoi. Bambini che dovrebbero essere accolti in un ambiente sicuro e caldo, si ritrovano invece a combattere il freddo già dalle prime ore del mattino. «Quando abbiamo scoperto che lunedì la scuola era ancora al freddo in molti abbiamo recuperato i figli – racconta una mamma che all’Infanzia ha iscritto i propri. Non esiste che mio figlio possa stare una giornata intera in un luogo con queste temperature, in più dovrò anche pagare la mensa nonostante la scelta di non mandarlo a scuola non sia dovuta a una mia mancanza ma a un problema evidente di manutenzione scolastica» – racconta una mamma che ormai da settimane assieme ad altre sta cercando di portare la problematica all’attenzione di qualcuno che abbia modo di risolverla. Nel frattempo molti bimbi in queste settimane si sono ammalati più volte, come raccontano alcune mamme.

Segnalazioni alle autorità e richiesta di interventi immediati

A denunciare la criticità sono i rappresentanti di sezione della scuola, che hanno scritto ai vertici del Comune, alla Direzione ATS di Brescia e alla Dirigenza dell’Istituto Comprensivo di Bedizzole, chiedendo un intervento immediato e risolutivo. «Non si tratta più di disagi momentanei – spiegano i genitori – ma di un problema strutturale che mette a rischio la salute dei nostri figli. Stiamo parlando di bambini di età prescolare, particolarmente sensibili alle basse temperature.»
Secondo quanto riferito, i malfunzionamenti dell’impianto di riscaldamento si verificano soprattutto nelle prime ore della mattina, quando i piccoli arrivano a scuola, specialmente a inizio settimana. Nonostante interventi temporanei nel corso dell’ultimo anno e numerose segnalazioni, la situazione non ha visto alcun miglioramento duraturo. I genitori lamentano la mancanza di risposte efficaci e temono che senza un intervento strutturale la problematica possa ripresentarsi in futuro.
Nel documento inviato alle autorità competenti, i rappresentanti di sezione chiedono un controllo immediato dell’impianto, l’adozione di soluzioni definitive e una maggiore attenzione affinché simili situazioni non si ripetano. «Ci aspettiamo che le istituzioni intervengano senza ulteriori rinvii – aggiungono – perché la sicurezza e il benessere dei bambini devono essere la priorità.»

Interventi tampone che però non hanno risolto

La vicenda ha suscitato forti polemiche tra le famiglie e nel personale scolastico, che si trovano quotidianamente a dover affrontare condizioni ambientali inadeguate per lo svolgimento di attività educative. «Non è accettabile che i bambini debbano iniziare la giornata al freddo – commenta una mamma – ogni giorno diventa una prova di resistenza che nessuno dovrebbe affrontare a quell’età.»
Le autorità locali hanno finora risposto con interventi tampone, ma i genitori insistono su un piano definitivo e strutturale, che possa garantire una temperatura confortevole e stabile in tutti gli ambienti scolastici. La stessa azienda incaricata per l’assistenza alla caldaia, ha fatto sapere in un audio diffuso alle famiglie, come già ricordato più volte nel corso dei mesi, che la problematica riguarda l’impianto e la canna fumaria la cui titolarità è in capo al Comune in quanto possessore dei locali. La vicenda della «Sertoli da Ponte» rappresenta solo uno dei tantissimi edifici scolastici che presentano criticità se si pensa al territorio nazionale: strutture che dovrebbero essere sicure, calde e accoglienti, e in realtà si rivelano, spesso tutt’altro.