È finita con un’ordinanza di custodia cautelare in carcere l’attività criminale di un 41enne di origini campane, già noto alle forze dell’ordine per reati analoghi, accusato di aver messo a segno cinque truffe ai danni di anziane tra marzo e aprile 2025 nelle province di Padova, Verona e Brescia.
Il provvedimento restrittivo, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari di Verona su richiesta della Procura della Repubblica scaligera, è stato eseguito sabato 25 ottobre 2025 dalla Squadra Mobile di Padova, al termine di un’indagine mirata al contrasto delle cosiddette “truffe agli anziani”.
Le false telefonate e l’inganno del finto avvocato
L’inchiesta è partita il 15 aprile, dopo la denuncia di una 88enne padovana vittima di un raggiro ben orchestrato. Il 41enne si era presentato alla porta della donna fingendosi un avvocato inviato dal figlio, sostenendo che quest’ultimo era stato derubato e aveva urgente bisogno di denaro e gioielli.
Durante l’incontro, due complici avevano telefonato alla vittima fingendosi i figli in lacrime, implorandola di fidarsi del sedicente legale. Convinta di aiutare i propri cari, la vittima aveva consegnato contanti e gioielli per un valore di circa 10mila euro.
Vittime anche a Verona e Brescia
Pochi giorni dopo, il 16 e il 18 aprile, il truffatore aveva colpito a Verona, raggirando una 91enne con un copione simile: si era spacciato per un avvocato incaricato di recuperare denaro per il figlio, appena vittima di un furto d’auto. Non soddisfatto di quanto ottenuto, le aveva addirittura strappato una collanina d’oro dal collo prima di fuggire.
Sempre a Verona, il 28 marzo, aveva ingannato due anziane di 89 e 87 anni, raccontando che il figlio di ciascuna aveva investito una persona e necessitava di soldi per pagare la cauzione ed evitare il carcere.
Il 4 aprile, a Brescia, aveva infine truffato una 77enne, ancora una volta fingendosi un emissario del figlio coinvolto in un incidente stradale.
Le indagini e l’arresto
Gli investigatori della Squadra Mobile di Padova, partendo dal primo episodio, hanno ricostruito con precisione i movimenti del 41enne grazie all’analisi delle immagini di videosorveglianza e al tracciamento delle utenze telefoniche.
L’incrocio dei dati ha permesso di collegare l’indagato ai cinque episodi e di raccogliere elementi sufficienti per l’emissione della misura cautelare.
Le autorità ricordano che il fenomeno delle truffe agli anziani resta un problema diffuso e invitano la popolazione a non consegnare mai denaro o oggetti di valore a sconosciuti, anche se si presentano come avvocati o forze dell’ordine, e a contattare subito il 112 in caso di sospetti.