Allevamento abusivo nella periferia di Treviglio: 17 cani vivevano nel degrado
Sono stati posti sotto sequestro amministrativo e trasportati quindi al sicuro. Il casolare versava in condizioni igienico-sanitarie critiche

Diciassette cani vivevano all'interno di un casolare isolato, nella periferia di Treviglio, in condizioni igienico-sanitarie critiche. Un presunto allevamento abusivo, smantellato grazie a una segnalazione dell'associazione Meta (Movimento etico tutela animali e ambiente) di Milano e l'intervento congiunto di polizia locale di Treviglio, carabinieri forestali di Curno, servizio veterinario di Ats Bergamo e tecnici dell'ufficio comunale. Il tutto, disposto dal sindaco Juri Imeri,

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I cani posti sotto sequestro e trasportati al sicuro
Durante il sopralluogo effettuato dalle forze dell'ordine, come riportano i colleghi di PrimaTreviglio, sono stati ritrovati diversi cani - diciassette, per la precisione - detenuti in cattive condizioni. Gravi le irregolarità accertate: dalla mancanza di autorizzazioni sanitarie, alle carenze strutturali, fino alle condizioni igienico-sanitarie critiche, in cui questi cani vivevano.
Visto quanto rinvenuto, è probabile che il casolare fosse utilizzato per un'attività di allevamento cani abusiva. Gli animali sono stati posti sotto sequestro amministrativo e trasportati al sicuro in strutture autorizzate. Ora si valuteranno eventuali sanzioni amministrative ai proprietari e potrebbero essere effettuati ulteriori approfondimenti per verificare elementi di rilevanza penale.
Su tutto il territorio di Treviglio, vige un regolamento comunale in materia di benessere animale. «Rimane l'amarezza - ha detto il primo cittadino ai colleghi - nel constatare che ci siano ancora persone che ritengono accettabile far vivere i cani in condizioni di degrado. E fa rabbia pensare che qualcuno possa aver affidato in buona fede il proprio animale a un luogo simile».